CSA per risollevare l’Agricoltura “pilastro portante dell’economia isolana”

IMG_20150929_195321619Nel pomeriggio di martedì 29 settembre si è svolta a Ribera, presso il frantoio Simonaro, una partecipata riunione del CSA (Comitato Spontaneo Agricoltori), alla presenza di molti agricoltori interessati al tema dell’incontro. Sull’agricoltura, apprendiamo dal confronto dibattito di ieri, pende infatti la spada di Damocle della Legge Baccei che mira, entro il 2020, a sopprimere il contributo regionale finora erogato ai consorzi di bonifica, con la conseguenza che i costi dell’acqua ad uso irriguo ricadrebbero interamente sulle aziende agricole. Il che significherebbe infliggere un ulteriore colpo al settore agricolo già martoriato e in difficoltà.

IMG_20150929_185040267Ad esporre il piano d’azione del CSA l’avvocato Giacomo Cortese, al tavolo dei relatori insieme a Giuseppe Canduscio, vice presidente del CSA (in sostituzione del Presidente Giuseppe Colletti), al segretario Daniela Guddemi e al consigliere Viviana Argento.
Il fine degli incontri programmati nei prossimi mesi è porre le basi per una gestione ottimale dei consorzi di bonifica e per una sana politica di sviluppo agricolo, anche attraverso un’adeguata programmazione nell’utilizzo dei fondi europei. Sul tavolo si sono dibattuti i veri problemi degli agricoltori, quali lo stato di salute del Consorzio di Bonifica, gli aumenti ingiustificati delle tariffe idriche per gli agricoltori a fronte di un servizio irriguo limitato soltanto ai mesi estivi, il tema delle strade rurali inesistenti o fatiscenti e la mancata sistemazione e pulizia degli argini dei fiumi.

IMG_20150929_193409468Perché allora non affidare la gestione di queste ulteriori servizi ai Consorzi e superare anche quelle datate convenzioni con il gestore degli invasi che, come conseguenza, portano a far lievitare il costo dell’acqua? Perché non gestire direttamente gli invasi in modo da ottimizzare i costi?

L’idea esposta dall’avv. Cortese è di proporre, al di là della protesta, una vera legge di riforma dei consorzi di bonifica, investendoli di ulteriori competenze e mansioni, quali, ad esempio, la gestione diretta degli invasi, la manutenzione delle strade interpoderali, la manutenzione dei valloni e dei canali di scarico, la pulitura degli alvei e degli argini dei fiumi e la sistemazione dei letti dei fiumi e delle strade. L’impegno assunto è stato quello di sollecitare una vera riforma del sistema dei consorzi di bonifica, in modo da superarne la gestione commissariale, finora inadeguata a risolvere i problemi.

Bisogna porre al centro della riforma l’Agricoltura – ha spiegato Cortese –, pertanto il consorzio di Bonifica deve avere il ruolo di braccio operativo al servizio degli agricoltori, garantendo ulteriori e diversificati servizi, anche l’acqua tutti i giorni l’anno per diversificare le produzioni”.

Porre il Consorzio al servizio dell’agricoltura significa superare la gestione emergenziale che, di anno in anno, mantiene nel limbo del precariato tanti lavoratori, oltre a gettare un cono di incertezza sulle prospettive di chi la terra la coltiva a suon di investimenti e sacrifici.
Ad accogliere le istanze del CSA alcuni referenti politici locali e non che hanno garantito, ai diversi livelli di governo, il loro impegno nel portare avanti una vera legge di riforma al servizio dell’agricoltura.

Davide Cufalo

Davide Cufalo

Direttore responsabile di SicaniaNews. Ha collaborato con il Giornale di Sicilia, Momenti di vita locale, AgrigentoNotizie, Agrigentoweb e Palermo24h. Visita il suo Blog.

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