Facciamo chiarezza sul mobbing

Facciamo chiarezza sul mobbing

– di Francesca Marrone

mobbingIn ambito lavorativo, oltre ai rischi biologici e chimici, oggi sono riconosciuti i rischi psicosociali, ovvero quegli aspetti della progettazione, della organizzazione e gestione del lavoro e del loro contesto sociale ed ambientale che hanno la forza di causare danno psicologico o fisico e che determinerebbero le patologie stress-correlate.
Sono state identificate una serie di categorie stressogene che potrebbero rappresentare fattori di rischio psicosociale: la funzione e cultura organizzativa, il ruolo nell’ambito dell’organizzazione, l’evoluzione della carriera, l’autonomia decisionale, i rapporti interpersonali sul luogo di lavoro, l’interfaccia casa-lavoro, l’ambiente di lavoro e le attrezzature di lavoro, la pianificazione dei compiti, il carico e i ritmi di lavoro e l’orario di lavoro.
Quello di cui voglio parlare, che rientra tra i rischi più estremi e anche più discussi, è il Mobbing.

Il Mobbing è una situazione lavorativa di conflittualità sistematica, persistente ed in costante progresso in cui una o più persone vengono fatte oggetto di azioni ad alto contenuto persecutorio da parte di uno o più aggressori in posizione superiore, inferiore o di parità, con lo scopo di causare alla vittima danni di vario tipo e gravità. Il mobbizzato si trova nell’impossibilità di reagire adeguatamente a tali attacchi e a lungo andare accusa disturbi psicosomatici, relazionali e dell’umore che possono portare anche ad invalidità psicofisiche permanenti di vario genere e percentualizzazione.
Per poter parlare di Mobbing bisogna che siano presenti contemporaneamente una serie di condizioni che riguardano vari parametri come l’ambiente lavorativo, la frequenza, la durata, il tipo di azioni, il dislivello tra gli antagonisti, l’andamento secondo fasi successive e l’intento persecutorio.
Lo Straining ha un po’ dello Stress occupazionale e un po’ del Mobbing, senza essere nessuna delle due cose. Nello specifico si tratta di una situazione di stress forzato sul posto di lavoro, in cui la vittima subisce almeno una azione che ha come conseguenza un effetto negativo nell’ambiente lavorativo, azione che, oltre ad essere stressante, è caratterizzata anche da una durata costante; la vittima è in persistente inferiorità rispetto alla persona che attua lo Straining (strainer). Lo Straining viene attuato appositamente contro una o più persone sempre in maniera discriminante.

Risulta evidente che una persona in una dimensione di “disagio lavorativo” è sofferente di una vera e propria patologia, le cui caratteristiche, come disturbi dell’umore, disturbi del comportamento, disturbi della sfera narcisistica e dell’immagine del Sé, disturbi dell’adattamento e disturbi post traumatici da stress, con la presenza di persistenti disturbi psicosomatici, sono descritti dal DSM IV (Manuale diagnostico statistico, 4° edizione). Ciò implica un danno per il dipendente, un conseguente danno per la funzionalità del servizio e per la qualità della risposta sanitaria nei confronti del paziente.

Attualmente è obbligatorio che le aziende effettuino la valutazione di tutti i rischi e che designino un responsabile del servizio prevenzione e protezione (RSPP), persona che coordina il servizio di prevenzione e protezione dai rischi, nonché un responsabile dei lavoratori della sicurezza(RLS). Il documento valutazione rischi (DVR), dovrà essere redatto a conclusione della valutazione e includere anche i rischi psicosociali.

“…Indubbiamente cattivo è colui che, abusando del proprio ruolo di potere e prestigio, commette ingiustizie e violenza a danno dei suoi simili; infinitamente più cattivo è colui che, pur sapendo dell’ingiustizia subita da un suo simile, tacendo, acconsente a che l’ingiustizia venga commessa.”
(Einstein, in A. Einstein/S. Freud – Perché la guerra – Ed Boringhieri, 1981)

Dott.ssa Francesca Marrone, Psicologo
Psicoterapeuta cognitivo costruttivista in formazione, psicologo del lavoro.
Sito web: www.francescamarrone.it
E-mail: francesca-marrone@libero.it

Francesca Marrone

Francesca Marrone

Dott.ssa Francesca Marrone, Psicologo. Psicoterapeuta cognitivo costruttivista in formazione, psicologo del lavoro. Sito web: www.francescamarrone.it E-mail: francesca-marrone@libero.it

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