Peppino Brisciana “giovane d’esperienza” esce di scena insieme al “grande oppositore” dell’amministrazione Pace.

Ribera, mercoledì 28 gennaio, ore 20. Un consiglio comunale sui generis sia nelle modalità di svolgimento, sia per la cronica mancanza di quei consiglieri comunali, che da tempo disertano le sedute consiliari o per disinteresse verso la cosa pubblica o perché “comandati dall’alto” di non partecipare o per scelta personale. Risaltano le assenza di lungo periodo dai banchi consiliari di Emanuele Triolo, di Alfonso Catanzaro, di Liborio D’Anna, il quale, in realtà, ogni tanto partecipa ai lavori, più per dovere di oppositore, a seduta inoltrata, che non per interesse verso i temi trattati dalla maggioranza da cui si dissocia. Altre assenze rilevanti sono quelle di Nino Firetto, di Gioacchino Turano. Di quest’ultimo è così prolungata l’assenza dai banchi consiliari che sinceramente facciamo fatica a ricordare quando è stata l’ultima volta che vi ha preso parte.

BriscianaNon può certo mancare in quest’ultima seduta di mercoledì il consigliere veterano Giuseppe Brisciana, nelle vesti di presidente del Consiglio comunale, in sostituzione di Giuseppe Tortorici e del suo vice Carmelo Territo, entrambi assenti. Brisciana, definito dal Sindaco Pace, all’inizio della sua sindacatura, come “giovane d’esperienza”, non ha mai tradito il mandato affidatogli dai suoi elettori, perché ha partecipato con assiduità alle sedute consiliari, pur dissociandosi da talune scelte fatte dalla maggioranza o, in alcuni casi, astenendosi dal voto, ma comunque partecipando ai lavori con fervore politico e vivo interesse. Se tutti i consiglieri fossero come Brisciana, “giovane d’esperienza”, allora faremmo volentieri a meno di quei giovani opportunisti della politica che la vivono più come occasione per mendicare qualche incarico o favore, in barba al principio di degnamente rappresentare gli elettori e di mirare al pubblico interesse o al bene comune. Parlare di bene comune con alcuni politici è come volere educare un asino a parlare con disinvoltura e proprietà di linguaggio.

Pace VassalloConsiglieri presenti alla conta dei lavori consiliari del 28 gennaio scorso sono stati dunque: Brisciana, Messina, Pedalino nel duplice ruolo di consigliere assessore, Caternicchia, Armenio, Oliveri, Vacante, Inglese.
Quanto basta per dichiarare valida la seduta e cominciare i lavori, brevi intensi e mai conclusi del tutto, il tempo per il Sindaco di fare le sue comunicazioni, per il Consiglio di discutere in breve delle ataviche problematiche relative al servizio idrico. Ai consiglieri già presenti si è poi unito, a seduta cominciata, Benedetto Vassallo del Megafono, definito da parte della stampa “il grande oppositore dell’amministrazione Pace”.

Ci sarebbero da discutere ben altre rilevanti questioni di interesse pubblico, ad esempio equilibri di bilancio, project financing su Spataro, furti e atti vandalici, ma molti consiglieri, lamentando l’assenza su temi importanti dei loro colleghi, sono più che mai convinti della necessità di rinviare i lavori, non prima di avere approvato un punto urgente, il punto 4 che così recita: sdemanializzazione di relitto di area comunale ricompresa nella particella n. 2183 sub. 2-3-4 ivi compreso porzione di BCNC al foglio n. 22 particella n. 2183 sub1 e cessione possessori. Detto in soldoni, un privato aveva costruito su un terreno demaniale, di proprietà del Comune. Per poterlo vendere al privato – hanno spiegato i tecnici comunali – era necessario, come passaggio obbligato, prima sdemanializzare il terreno, per il quale, una volta sdemanializzato con i poteri del consiglio comunale, si è stabilito un prezzo di vendita di 200 euro al metro quadro.

consigliopedalinoVibranti proteste per la “latitanza” di alcuni consiglieri da parte di Paolo Caternicchia e di Tommaso Pedalino, il quale ha annunciato che richiederà formalmente il resoconto delle presenze e assenze di tutti i consiglieri, i punti da loro approvati o respinti e quelli per i quali si sono astenuti. Anche Benedetto Vassallo non ci sta a condurre i lavori con appena 9 consiglieri presenti su 20 e gioca infine la sua ultima carta politica: abbandonare i lavori del consiglio comunale finché non verrà ripristinata una parvenza di democrazia e trasparenza, possibile soltanto, secondo Vassallo, con la partecipazione degli altri consiglieri assenti e con la presenza del mezzo televisivo, in grado di raggiungere i cittadini seduti sulle loro poltrone di casa. Oltre la radio e la diretta streaming ci vuole anche la Tv, questo il suo punto di vista.

Il veterano Giuseppe Brisciana, prendendo spunto dall’esempio Vassallo, annuncia anche lui la propria uscita dall’agone consiliare, motivandola sempre con la endemica assenza e disinteresse da parte dei suoi colleghi allorquando c’è da discutere punti importanti. Il vero punto è: la maggioranza consiliare che sostiene il Sindaco Pace esiste ancora o non c’è più?
Prima di uscire di scena, però, Brisciana metterà ai voti la proposta del consigliere Pedalino di rinvio del punto all’ordine del giorno (Ndr. non abbiamo capito quale) alla prossima convocazione della riunione dei capigruppo consiliari.

Documentiamo adesso cosa accade durante i lavori del Consiglio comunale di Ribera, a partire dal minuto 47 della nostra registrazione in streaming. Accade un fatto curioso: il Sindaco Pace confabula con Peppino Brisciana, presidente supplente del Consiglio comunale, e successivamente richiama i suoi consiglieri di fiducia in pieno svolgimento del consiglio:
Nino (Ndr Oliveri), chiama Nino Armenio”, rivolgendosi ad Antonino Oliveri, “Tomma’: rinviamo ai capigruppo”, rivolgendosi a Tommaso Pedalino e suggerendogli il rinvio del punto all’ordine del giorno, “Trasi Pa’ (Ndr Paolo Caternicchia)”, non appena vede Paolo Caternicchia sostare nella parte del pubblico dell’aula consiliare.
Il Sindaco in altre parole dà le sue disposizioni e i suoi consiglieri obbediscono: viene votata e poi approvata, su richiesta di Pedalino e previa verifica del numero legale, la proposta di rinviare il punto all’ordine del giorno alla prossima riunione della conferenza dei capigruppo.
Dopodiché il consiglio comunale, ad appena 50 minuti dal suo inizio, decade, com’era nelle previsioni, perché risultano assenti: Messina, Vassallo, D’Anna, Firetto, Mulè, Triolo, Turano, Catanzaro, Territo, Tortorici, Vacante, Dinghile.
Se questo è un consiglio comunale.

Davide Cufalo

Davide Cufalo

Davide Cufalo

Direttore responsabile di SicaniaNews. Ha collaborato con il Giornale di Sicilia, Momenti di vita locale, AgrigentoNotizie, Agrigentoweb e Palermo24h. Visita il suo Blog.

1 Commento

  1. i consigli comunali riberesi sono in gran parte così, da decenni. Rappresenta il livello della politica riberese e in parte dei riberesi stessi.

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