Una domenica da ricordare almeno per quanti, in lista elettorale, vorrebbero una platea simile. Ma non solo per loro. La presenza di Bebbe Grillo, domenica sera, ha fatto registrare una partecipazione fuori dal prevedibile. Non solo saccensi, ma di tutti i paesi viciniori.
Il Grillo, definito e autodefinitosi comico, in realtà non lo è. Forse la sua performance è più vicina alla tragedia classica, con una variante: il fine lieto.
Occasione dell’intervento, la presentazione / comizio della lista “Cinque stelle”, in corsa nelle elezioni amministrative.
Spesso, il caso “Grillo” appare quasi come un fenomeno mediatico, una bastonata nei confronti di chi amministra e che ci ha amministrato. In realtà, non credo a tal, i modalità fenomeni. Il fenomeno in questione, è qualcosa di molto più concreto. E mi dispiace, e lo dico seriamente, che molta stampa lo liquidi con qualche battuta, sottovalutandone la portata. Grillo, in realtà, è quanto ognuno di noi vorrebbe dire ma, chi per educazione, chi per necessità, non può dire. È togliere un bavaglio alla nostra coscienza, alla nostra intelligenza, alla nostra “educazione”.
Proprio vero, una festa di piazza, un entusiasmo collettivo, una gioia palpabile. Linguaggio chiaro, schietto, molto colorito. È un vero peccato che qualcuno si limiti a sottovalutare e ad esaltare solo l’aspetto colorito (parolacce, caricature di politici) e non indagare il disagio sociale che tale linguaggio esprima.
Non solo il “popolo” era presente, ma tutti (o quasi) i politici di turno. Di molti abbiamo visto il volto, e non era certo festante. Anzi. Posizionatisi a dovuta distanza, si son visti raccontare della loro “esperienza da dilettanti allo sbaraglio”. Un duro colpo, saputo incassare con alacre dignità.
Da sottolineare, che la stampa ha parlato del solo “Grillo”, oscurando l’occasione nella quale egli ha presenziato: un comizio politico in occasione dell’elezione del sindaco e del consiglio comunale. A ben vedere, pare una squadra molto equilibrata, forse farà paura?
A noi è sembrata ben assortita, gente perbene. Ma non è nostro compito valutare tali aspetti.
Forse, una loro presenza in Consiglio, darà una mossa all’azione amministrativa. Chi vivrà vedrà.
