Soluzione tampone ANAS per il ponte di Verdura: almeno 2 mesi di tempo per tubi e passerella.

L’ANAS, per presentare una soluzione temporanea, ha impiegato 10 giorni. Figurarsi quanto tempo ci vorrà per scegliere l’offerta, iniziare i lavori e completarli.
Dopo 10 giorni di lenta agonia per il territorio della Sicilia Sud Occidentale, con i cittadini che si aspettano risposte certe ed immediate, l’ANAS ha presentato la soluzione: grossi tubi ARMCO nell’alveo del fiume Verdura per collocarci sopra una passerella. È l’esito della riunione che si è svolta oggi ad Agrigento. Il costo del progetto Anas si aggirerebbe intorno ai 600 mila euro. L’Anas continua a sostenere che non c’è alternativa a questa soluzione, ritenendo non fattibile l’ipotesi del ponte di ferro. Secondo l’Anas, i lavori della passerella provvisoria dovrebbero terminare entro 45 giorni, ma per il bando di gara ci vorranno almeno 10 giorni (in assenza delle procedure di emergenza conseguenti allo stato di calamità promesso dal Governatore Crocetta lunedì 11 febbraio).

Diciamo noi, ma che razza di soluzione è una soluzione temporanea e non definitiva, con un costo non indifferente, per attuare la quale ci vogliono 2 mesi?
Progetto Anas (3)Temporanea perché già si programma la ricostruzione per intero del ponte di Verdura.
E quella proposta dall’Anas, per il momento, è soltanto una soluzione tampone, fatta per riaprire in sicurezza il viadotto Verdura sulla 115, lavorando sull’esistente. Quei tubi, in base al disegno del progettista, danno l’aria di essere un tappo, con cemento armato intorno, che si vuole mettere sul fiume in modo da ricongiungere le due parti del vecchio ponte scollegate dal crollo della campata.
Se non si ribella il fiume Verdura, lo faranno i cittadini: pendolari e agricoltori nei prossimi due mesi dovranno tenere saldi i nervi per sopportare i 40 Km in più di viaggio e le ore in meno di riposo, e comunque chi è alla guida dovrà tenere alta l’attenzione per non finire giù in una scarpata.
Rifateci il ponte e alla svelta, ma visti i tempi tecnici, comunque necessari per progetto, bando di gara e avvio dei lavori, dateci una alternativa più consona in termini di tempi e di logicità.
Perché non creare, ad esempio, una via alternativa per ricongiungere i due rami spezzati della statale 115, sfruttando le strade di campagna già esistenti vicine, quelle che scendono a valle nei pressi della ex cartiera per intenderci, e collegare le due sponde del fiume con un ponte di tipo Bailey, come suggerito dall’ex ingegnere capo del comune di Sciacca, Ing. Giuseppe Di Giovanna?
Leggi soluzione tecnica proposta.

6 Commenti

  1. Egregio Signor Direttore,
    questa notte leggendo un post di SicaniaNews.it: “Soluzione tampone ANAS per il ponte di Verdura: almeno 2 mesi di tempo per tubi e passerella” avevo commentato così:
    “Ci metto la firma per due mesi. Lo diciamo da lunedì 4 febbraio che non ci convincono tante cose in questa vicenda.
    Perché non è stato proclamato subito lo stato d’emergenza o lo stato di calamità?
    Perché non è stata interessata da subito la Protezione Civile che ha uomini, mezzi e risorse?
    Perché non è stato interessato il Genio Militare?
    Perché, dopo averne richiesto un sopralluogo, non è stato richiesto l’intervento della azienda agrigentina in grado di realizzare e collocare un ponte tipo Bailey?
    Perché spendere la cifra astronomica di € 600.000,00 per un ponte provvisorio?
    A queste domande pretendiamo risposte. Pretendiamo”.

    Stamattina, sul corrieredisciacca.it, leggo una nota con la quale l’Ing. Di Giovanna confuta la tesi dell’Anas sostenendo “che quella del ponte Bailey non è una soluzione impossibile, né particolarmente costosa, ma solamente una soluzione che non è quella che è stata adottata”.
    L’Ing. Di Giovanna, inoltre, esprime delle fondate perplessità sui tempi di esecuzione, sulle modalità di esecuzione, sui costi della soluzione definitiva che dovrà essere realizzata necessariamente in luogo diverso.
    Conclude con una considerazione: “tutto ciò a meno che la soluzione provvisoria non voglia sottintendere che la definitiva non verrà mai realizzata, come spesso succede in questa terra. Ma, in questo caso, la gravità della situazione impone che venga fatta verità. … Quarantacinque giorni saranno molto lunghi da passare, nella situazione in atto, ma allora sarà una data particolare, il primo aprile. Attendo tale data come quella della inaugurazione della soluzione provvisoria e mi aspetto che, in quella stessa data, venga fornita una indicazione, almeno di massima, sui tempi di realizzazione e le caratteristiche progettuali della soluzione definitiva. Sarebbe un brutto pesce di aprile, e non soltanto per me, se così non fosse.”
    Certamente non con la chiarezza e la competenza dell’Ing. Di Giovanna, SONO LE COSE CHE ANDIAMO DICENDO DA 12 GIORNI e sono le cose che, tra le altre, ieri abbiamo deciso di riportare in un esposto che presenteremo nei prossimi giorni alla Procura della Repubblica di Sciacca ed alla Corte dei Conti.
    Mi sia permesso, però, fare un appunto all’Ing. Di Giovanna.
    Egli afferma, infatti, che “la dichiarazione di calamità, promessa dal presidente Crocetta, permetterebbe di attuare le occupazioni d’urgenza dei terreni interessati con assoluta immediatezza”:
    il problema, trascorsi già 12 giorni dal crollo, è che il Presidente Crocetta quella “dichiarazione di calamità” L’HA SOLO PROMESSA.
    E, del resto, questa parte della Provincia a chi interessa?
    S.E. il Prefetto ha mai raggiunto Sciacca, attraversando Ribera, in questi 12 giorni?
    Ha parenti, amici, conoscenti che per ragioni di lavoro debbono andare al di là del fiume?
    Ha parenti, amici, conoscenti che per ragioni di salute devono recarsi per le terapie a Sciacca, a Palermo, a Bagheria?
    Ed il Presidente della Regione?
    Ed il Presidente della Provincia?
    Ho impressione di no.
    Cordialmente.
    Per il Gruppo Facebook “NO PONTE ? NO VOTO !”
    Avv.Serafino Mazzotta

  2. nON LASCIATE CHE SOLO ENTI DEL POSTO DECIDANO , VEDETE SE VI SONO PERSONE COMPETENTI POSSONO TROVARE UNA SOLUZIONE CHE IN POCO TEMPO POSSONO RIPRISTINARE IL PONTE .
    FATELO TEMPESTIVAMENTE PRIMA CHE SCAPPI QUALCHE MORTO .
    HO PERCORSO I 40 KM CHE ATTRAVERSA BURGIO E ALTRI PAESI E D’ INTORNO E MI HANNO SUPERATO IN CURVA PERICOLOSA , LA GENTE E IMPAZIENTE NEL ARRIVARE PRESTO A CASA .LA COSA SI AGRAVEREBBE PER I RESPONSABILI .

  3. E’ incredibile, è davvero incredibile come cose o situazioni che accadono in questa nostra terra cose o situazioni che in altri luoghi sarebbero risolti in tempi brevissimi e con soluzioni qualitativamente eccellenti, da noi invece…….. è la solita storia.

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