Tavolo dedicato alle politiche sociali, sindacati confederali e sigle dei pensionati scrivono all’assessore Miccichè

Una richiesta d’incontro urgente con l’assessore regionale alla Famiglia e alle Politiche sociali Gianluca Miccichè per programmare interventi in materia di welfare a favore dei soggetti più deboli ed esposti al rischio della povertà.

A trasmetterla sono i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Sicilia Michele Pagliaro, Mimmo Milazzo e Claudio Barone congiuntamente ai segretari generali di Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil Sicilia Maurizio Calà, Alfio Giulio e Antonino Toscano, che sottolineano “la necessità di conoscere la volontà dell’assessore Miccichè in merito alla prosecuzione delle attività del tavolo dedicato alle politiche sociali, considerata la povertà sempre più diffusa in Sicilia”.

Il tavolo, istituito con un decreto dell’assessorato di via Trinacria e composto dai sindacati confederali, dalle sigle dei pensionati e dall’ANCI, annovera quale obiettivo principale l’interlocuzione costante tra le istituzioni e le organizzazioni dei lavoratori.

“Ci chiediamo – si legge nella nota congiunta – se l’assessore ritenga utile lo strumento del tavolo per dare risposte alle numerose emergenze sociali presenti nell’isola, a partire dalle istanze dei soggetti più deboli quali anziani, portatori di handicap e famiglie monoreddito”.
“Il tavolo – si legge ancora – ha rappresentato un’intuizione brillante in tema di welfare, la continuità delle azioni da intraprendere in sinergia è una scelta di natura politica: vogliamo sapere che tipo di interlocuzione possiamo attenderci, poiché non siamo interessati né a fingere di intrattenere un dialogo con l’assessorato, né ad un confronto episodico e frastagliato”.
Cgil, Cisl Uil e sigle dei pensionati non nascondono la preoccupazione “per le numerose questioni da affrontare” e auspicano “la realizzazione di un lavoro comune”.

Nello specifico, i segretari chiedono all’esponente del governo Crocetta di inserire tra i temi prioritari del primo incontro le nuove misure di contrasto alla povertà messe a punto dall’esecutivo Renzi;
“è però necessario – specificano – che le istituzioni territoriali si impegnino in un’analisi dettagliata dei bisogni dei soggetti e dei nuclei familiari più disagiati, prendendo in carico le loro istanze”.

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