Il “J’Accuse!” dell’assessore Emanuele Macaluso defenestrato, perché?

Ospitiamo la seguente nota stampa dell’assessore uscente del comune di Ribera Emanuele Macaluso.

Oggetto: dichiarazioni in merito al “rimpasto” nella Giunta Comunale di Ribera

In relazione ai recenti avvenimenti politici, riguardanti l’Amministrazione Comunale di Ribera, impropriamente definiti dal Sindaco “tagliando”, ritengo doveroso ed opportuno comunicare quanto segue, senza intenti polemici e per amore della verità.

In realtà si è trattato di un “rimpasto” (e non un azzeramento), teso a sostituire il sottoscritto e la dott.ssa Zabbara, in ossequio a logiche di potere che sfuggono alla mia comprensione di neofita della politica. Questa “verifica” (per usare un termine caro ai politici navigati), dopo poco più di un anno dall’insediamento della giunta, non era stata concordata con il sottoscritto.

L’Avv. Ruvolo mi aveva voluto al suo fianco, assicurandomi ed annunciando pubblicamente che, in caso di vittoria, avrei ricoperto la carica di Vicesindaco (non “a tempo determinato”) per portare avanti un programma mirato al rilancio socio-culturale della nostra Ribera e finalizzato principalmente a svolgere un’azione amministrativa distante da logiche politiche che in passato hanno avuto poco a cuore l’interesse comune e la partecipazione alla vita politico-amministrativa da parte delle giovani generazioni.

In questo progetto ho creduto, e per esso ho lottato e mi sono impegnato con entusiasmo, soprattutto perché ero stato scelto – insieme a Giuseppina Zabbara e Leonardo Augello – proprio per rappresentare l’idea di nuovo che avrebbe portato, attraverso l’impegno di tutti i protagonisti della scena politica, all’auspicato “cambiamento”.

Il popolo riberese, con una sorprendente vittoria al primo turno, ha premiato anche i “nuovi volti” che avrebbero amministrato la città, dando fiducia a giovani che poco (se non nulla) avevano a che fare con la politica.

Fin dal primo momento, rispondendo ad esigenze “politiche” sopravvenute, manifestatemi dal Sindaco a risultato elettorale acquisito, mi è stato chiesto di rinunciare alla carica di vicesindaco. Ho accettato di buon grado la sollecitazione, per spirito di collaborazione, per preservare la coesione interna della giunta e per tuffarmi fin da subito (al di là della carica formale) nell’impegno amministrativo, sperando che questo mio “sacrificio” venisse riconosciuto nel tempo.

Ho cercato di ricoprire il ruolo affidatomi dando anima e corpo in tutto ciò che quotidianamente l’attività amministrativa richiedeva con le sue continue emergenze, mettendo da parte i limiti dell’assessorato e sobbarcandomi compiti anche esecutivi ed operativi spesso al di fuori delle competenze del mio assessorato, proprio per fornire supporto all’azione amministrativa dell’intera giunta.

Purtroppo ho potuto operare poco, principalmente a causa della pandemia, che ha sensibilmente intralciato l’azione amministrativa nell’ambito delle principali deleghe assegnatemi (sport, turismo, spettacolo etc.). A ciò si aggiunga che, per carenza di risorse finanziarie, è stato impossibile programmare ed attuare con efficacia le idee che avevo in mente e che la cittadinanza reclamava.

Pur rammaricato per ciò che avrei ancora potuto fare, se ne avessi avuto il tempo e la possibilità, sono orgoglioso di aver portato a termine, nonostante le difficoltà oggettive riscontrate, alcune belle iniziative e del ricordo lasciato negli uffici e nei tanti concittadini cui ho offerto la mia disponibilità per risolvere problemi collettivi, ed ai quali rinnovo il mio sostegno pur nei limiti delle mie capacità.

Sono stato al servizio della comunità cercando di dare il massimo, non avendo a disposizione gli strumenti minimali per poter operare, e mi dispiace oggi dover lasciare nel cassetto i progetti che avrei voluto portare avanti, anche grazie ad un bilancio finalmente “nostro”, seppur ancora da approvare.

Anche se questa vicenda suscita in me amarezza, ne percepisco un retrogusto dolce, dato dalle attestazioni di stima e affetto ricevute da tante e tanti che hanno creduto in me e nelle mie capacità (nonostante la mia inesperienza) e dai dirigenti e dagli impiegati comunali. E proprio questi ultimi intendo ringraziare pubblicamente per la collaborazione e la disponibilità mostratami durante questi 16 mesi di vita amministrativa. Ad essi va la mia personale riconoscenza per lo spirito di abnegazione con cui operano, nonostante le gravi difficoltà dovute agli scarsi strumenti a disposizione, riuscendo ogni giorno a garantire anche il minimo, che è molto importante per i nostri concittadini, e mi rammarico di non aver avuto la possibilità di poter far fronte alle esigenze di ognuno.

L’epilogo di questa mia breve esperienza politico-amministrativa non trasmette certo un bel messaggio ai tanti giovani, e non solo, che avrebbero voluto avvicinarsi al mondo politico, e che avevano visto in noi giovani assessori designati in prima battuta una reale speranza di cambiamento; figure che avrebbero dovuto essere adeguatamente garantite e sostenute per assicurare all’azione amministrativa il giusto equilibrio tra esperienza dei politici navigati ed entusiasmo innovativo delle nuove generazioni.

Pur prendendo atto dell’invito alla collaborazione formulato dal Sindaco, troverei incoerente, con me stesso e con tutti coloro che mi hanno sostenuto, poter pensare di continuare a partecipare ad un progetto che – ad un anno e mezzo dal suo inizio – continua ad essere rallentato ed intralciato dagli stessi “giochetti politici” che hanno determinato la mia esclusione dalla compagine amministrativa, e dai quali il promesso progetto di cambiamento avrebbe dovuto essere completamente esente.

Nonostante quanto da me vissuto, voglio dire ai tanti giovani che si tengono lontani dal mondo politico di non lasciarsi intimorire da questa “parte brutta” della politica stessa, e di continuare a lottare per il bene comune e per il proprio futuro, tenendo sempre alta la guardia quando si parla di progetti politici per i quali spendersi.

Serbare rancore, a prescindere da tutto, non fa parte del mio modo di essere. Proprio per questo,

seppur deluso da quanto accaduto, auguro al Sindaco, agli assessori riconfermati ed ai nuovi di poter operare proficuamente per il bene della città, nella prospettiva di un reale ed effettivo cambiamento.

Ribera, 26/02/2022

Emanuele Macaluso

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