15enne minaccia con un coltello gli operatori della comunità di recupero e aggredisce i Carabinieri

Nella serata di ieri, i Carabinieri della Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Licata hanno arrestato in flagranza di reato R.F., 15enne marsalese, in atto collocato con provvedimento dell’Autorità Giudiziaria presso una comunità di accoglienza per minori ubicata a Licata, in quanto resosi responsabile di minaccia violenza e resistenza a un pubblico ufficiale, lesioni personali, tentato furto con strappo aggravato e porto illegale di armi da punta e taglio; nonché deferivano in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Palermo M.G. 16enne originario di Salemi (TP) , anch’egli collocato presso la citata comunità di accoglienza, poiché responsabile di minaccia e oltraggio a pubblico ufficiale.

Foto coltello sequestratoIn particolare i Militari del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Licata intervenivano presso una comunità per minorenni, sita in questa via Borromini, ove era stata segnalata un’accesa lite tra alcuni ospiti della struttura. Una volta giunti sul posto, senza una ragionevole motivazione, i Militari venivano aggrediti fisicamente dal R.F., il quale, impugnando un coltello di genere vietato, dopo aver terrorizzato alcuni volontari della struttura, minacciava uno dei Militari, venendo prontamente disarmato dai Carabinieri e bloccato dopo attiva e violenta resistenza opposta dal 15enne trapanese, il quale, nel corso della colluttazione, tentava vanamente di strappare la fondina con la pistola d’ordinanza di uno dei militari. Il coltello veniva posto sotto sequestro. In seguito all’aggressione uno dei Militari era costretto a ricorrere a cure mediche presso il pronto soccorso del locale ospedale civile “San Giacomo d’Altopasso”.
L’arrestato, espletate le formalità di rito, veniva associato presso l’Istituto di Pena Minorile “Malaspina” di Palermo, in attesa dell’udienza di convalida, a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.

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