Il Consiglio Regionale dell’Anci Sicilia, presieduto dal sindaco di Palermo Leoluca Orlando, ha convocato l’Assemblea dei Comuni Siciliani per lunedì 5 maggio 2014, alle ore 10, a Palermo, nella Sala De Seta dei Cantieri Culturali della Zisa. Sarà presente anche il sindaco di Sciacca Fabrizio Di Paola, componente del consiglio direttivo dell’Anci, che invita i presidenti dei Consigli comunali e i consiglieri del territorio a partecipare.
“Faremo sentire forte la nostra voce – dice il sindaco Di Paola – per manifestare lo stato di profondo disagio in cui si trovano a operare i Comuni a causa della gravissima e insostenibile situazione economico-finanziaria, con enti che sono al collasso per i continui tagli di Stato e Regione e i ritardi nei trasferimenti di risorse essenziali. Nel corso dell’assemblea, sarà presentato il documento dal titolo ‘I Comuni siciliani in dissesto, tra riforme mancate e il baratro finanziario’, approvato nel corso dell’ultimo direttivo Anci. Il documento è la base programmatica dell’Anci Sicilia in cui si esamina nel dettaglio la drammatica situazione, si segnalano i punti dolenti e si formulano proposte.”
La bozza del documento è stata inserita sul sito istituzionale dell’Anci Sicilia (http://www.anci.sicilia.it/assemblea-dei-comuni-siciliani/documento-programmatico/). Il sindaco Dio Paola chiede agli organi di informazione una attenta valutazione dei contenuti e l’opportuna divulgazione ai cittadini. Ecco di seguito qualche stralcio:
“La fase di grande difficoltà finanziaria che i Comuni siciliani hanno attraversato, in particolar modo negli ultimi tre anni, appare sempre più come il sintomo evidente di una crisi del sistema delle autonomie locali.”
“Lo Stato e la Regione, in questi ultimi anni di gravissima crisi della finanza pubblica, se da un lato non sono riusciti ad affrontare alla radice i problemi che caratterizzano le autonomie locali dall’altro hanno continuato a “scaricare” di fatto parte delle loro difficoltà sul sistema degli enti locali riducendo i trasferimenti, imponendo costi relativi a servizi in precedenza non a carico dei Comuni o determinando un significativo aumento delle aliquote dei tributi locali e del livello locale di pressione fiscale.”
“I Comuni hanno in questi ultimi anni sopportato il peso maggiore della spending review garantendo il contributo più significativo al risanamento della finanza pubblica. Hanno però di conseguenza sopportato un peso eccessivamente alto, che ha determinato, tra gli altri effetti, anche quello di un sostanziale riduzione della loro capacità di effettuare investimenti sul territorio.”
“In tale contesto, gli amministratori locali sono costretti a far fronte ad una realtà particolarmente complessa, caratterizzata dall’aumento delle difficoltà economiche dei cittadini e da una contestuale diminuzione della capacità dei Comuni di offrire servizi (in particolare “servizi sociali”). Pur essendo “responsabili” di fronte alle loro Comunità solamente di una piccola parte della complessiva situazione finanziaria del Paese sono però – visto il loro ruolo di front office delle istituzioni sui territori – chiamati a rispondere del cento per cento dei problemi economici e sociali. Siamo in presenza di una situazione che è impossibile superare senza adeguati interventi di riforma da parte dello Stato e della Regione Siciliana.”