Lavoro, un tetto sotto la testa, il futuro della propria famiglia, tutti buoni motivi per lasciare la propria patria. È questo quello che è successo a Nina Karcher Russo. Dopo un’infanzia trascorsa a fare la spola tra Cattolica Eraclea e Ludwigsaffen, Nina Russo si è definitivamente stabilita a Ludwigsaffen. Lì ha trovato un lavoro come commessa in una boutique, tramite questo impiego si è potuta garantire un’esistenza dignitosa; in questo periodo conosce suo marito Christian Karcher, studente universitario , con il quale ha due bimbi Sofie e Christian junior. In tutti questi anni però la nostalgia per il suo paese d’origine non l’ha mai abbandonata e questo l’ha ispirata nella stesura del suo primo libro di poesie.
L’idea di raccogliere le sue poesie in un libro scaturisce in lei nel 1990 e nel 2010 decide che oramai la sua opera è completa, ma ancora non è soddisfatta in pieno, poiché le sue poesie sono scritte in tedesco, per tale motivo decide di inserire un annuncio in cerca di un traduttore che potesse far comprendere anche ai lettori italiani ciò che la sua anima esprimeva in tedesco. L’opera è acquistabile on-line sul sito Pop-Verlang, alla modica cifra di 14,80 euro.
Il libro dal titolo “A volte le tenebre mi sfiorano” tratta di emozioni reali, infatti , l’autrice asserisce che scrivere per lei è un dovere: quando nella sua vita accade qualcosa, lei viene folgorata e deve assolutamente scrivere, quando fa ciò la sua anima si libera e lei si sente pronta per riempirla con nuove emozioni. Ciò che l’ha spinta verso l’arte è stato un disagio giovanile, infatti, a scuola, essendo lei un’immigrata, i compagni tedeschi le rendevano la vita impossibile solo perché lei non capiva la loro lingua. Per questo motivo Nina si recava giorno per giorno in biblioteca dove leggeva opere di scrittori tedeschi che nutrivano sia la sua sete di conoscenza della lingua, sia la sua anima.
Domandandole cosa ne pensa la sua famiglia della pubblicazione del suo libro lei risponde:
«Per la mia famiglia non è una cosa eccezionale perché mi hanno sempre vista scrivere, e sanno che la mia vita è questo, certamente ora anche le altre persone lo sanno, ma ciò non fa altro che stimolarmi di più».
Ti aspettavi che anche i giornali si sarebbero interessati al tuo lavoro?
«No, è stata una sorpresa sapere che sia in Germania che in Sicilia c’erano giornalisti interessati al mio libro e naturalmente ne sono rimasta entusiasta».
È già in cantiere il nuovo libro, questa volta non una raccolta di poesie, ma un piccolo romanzo che cerca di esprimere il sentimento che attraversa ognuno di noi durante l’invecchiamento.
Cosa ti ha spinta a affrontare questo tema, non essendoci ancora passata tu?
«Non ho scelto io questo tema ma è stato lui a scegliere me, lavorando con gli anziani e osservando le loro vite, la penna ha iniziato a scrivere così come scriveva delle cose che mi sfioravano ogni giorno».
Tra le tue opere ce n’è una a cui tieni particolarmente?
«La poesia che più mi piace è “Il Tempo”, perché esprime al meglio la mia concezione di vita: l’uomo è mortale, quindi dobbiamo rendere significativo il tempo che trascorriamo su questa terra, dobbiamo prefissare degli obiettivi da raggiungere per evitare di scomparire nella monotonia».
Potremo ascoltare le poesie di Nina Russo mercoledì 8 agosto 2012 presso la villetta antimafia di Cattolica Eraclea, ore 21:30 nella serata a lei dedicata e al 95° anniversario della scomparsa di un altro poeta cattolicense Santo Lucia.
Articolo di Alice Accardi