“Ogni anno “il Sole 24 Ore” misura la “vivibilità” delle 109 province italiane e, di anno in anno, siamo sempre agli ultimi posti, altro che essere soddisfatti!
Agrigento è al 95° posto per tenore di vita, al 106° per affari e lavoro, all’80° per l’ambiente, al 103° posto per il tempo libero: è, o meglio continua ad essere una provincia dove si vive male. Per questo, davvero, non capisco le dichiarazioni rassicuranti del Sindaco. E’ vero che, rispetto all’anno precedente vi è un passo in avanti di 6 posizioni, ma se tenessimo conto di tutta una serie di altri indicatori quali, ad esempio, la disoccupazione (generale, femminile e giovanile), della CIG, del “lavoro nero”, delle infrastrutture ecc. Agrigento, ovvero la provincia di Agrigento, è sempre in coda.
Queste annuali “sberle” dovremmo stimolare tutti quanti a fare di più, a pretendere risposte più veloci per accellerare la spesa possibile, a migliorare l’efficienza complessiva del sistema e, invece, siamo in perenne attesa di Godot!
Occorre che questa Città e questa Provincia si sveglino e sappiano presentarsi al nuovo Governo Regionale e a quello Nazionale con capacità progettuale e univocità di intenti, passare da “provincia delle occasioni mancate” a “provincia in grado di cogliere le opportunità.
La CGIL, spesso da sola, in tutti questi anni ha cercato in tutti i modi di dirlo alla classe politica ed imprenditoriale, sollecitando l’avvio di un cambiamento di approccio e di mentalità.
Occorre mettere da parte individualismi, invidia, “ascarismi” che tanto male hanno fatto alla Sicilia e ad Agrigento e presentarsi con un “Progetto Agrigento” che sappia far ripartire l’economia e con essa la rinascita civile e culturale, di una Provincia che potrebbe puntare sulle proprie risorse.
Chiediamo che si riprenda il filo del ragionamento e che ci si possa presentare uniti e con le idee chiare, altrimenti non ci schioderemo da quelle postazioni in classifica e, anno dopo anno, torneremo a piangerci addosso”.
Il Segretario Generale
Massimo Raso