Apprendi (Pd), Fincantieri Palermo: sulla ristrutturazione dei bacini

Dopo l’accordo raggiunto in Prefettura fra Fincantieri, OO:SS e Regione Siciliana, che ha fatto rientrare gli esuberi annunciati per il cantiere di Palermo, ci sembra “innaturale” il ribasso del 2% della società di Trieste che ha partecipato alla gara d’appalto per la ristrutturazione del bacino da 19 mila tonnellate. Altre due società, non coreane o cinesi o indiane, ma di Agrigento e Pordenone, quindi non concorrenti sul costo della manodopera, hanno presentato ribassi rispettivamente, del 17,11 % e del 27 %. Fincantieri, colosso industriale di livello mondiale, che avrebbe dovuto in questi anni curare a proprie spese la ristrutturazione dei 2 bacini, da 19 e 52 mila tonnellate, si fa soffiare l’appalto, pur avendo sul posto manodopera e attrezzature. Il confronto fra Davide e Golia , ancora una volta si conclude con la vittoria di Davide. In questo caso, Davide è una media impresa, sana, che vuole lavorare, non un “colosso mondiale” come ama definirsi Fincantieri.

La Regione Siciliana e il suo Parlamento hanno fatto tutto ciò che era nelle proprie possibilità, sono preoccupato per la ricaduta negativa che avrà l’esito di questa gara sulla occupazione. Si sono persi lavori per 10.000.000 di euro che potevano dare ossigeno ai nostri lavoratori.

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