Ciao Fede, dopo quasi un anno torno a scriverti. Sai bene il perché!
Oggi, per te, per noi, per la tua famiglia sarà un giorno importante, grazie all’impegno e all’affetto verso la tua persona di un eminente professore dell’Università di Palermo, ti conferiranno la Laurea per il tuo lavoro accademico.
Devo dire che in questi giorni sei stata nei miei pensieri, ti pensavo e cercavo di ricordare non solo i momenti tristi della tua esistenza, ma anche le gioie che insieme abbiamo vissuto.
Fe’ sai una cosa, mi piace pensarti come una che è stata capace di “morire all’impiedi” perché mi hai dimostrato che, se si vuole, la bestia si può sconfiggere, che lottare insieme per questa vita si può, che il cammino è importante; anche se la strada è scoscesa, o impraticabile l’importante è camminare. Le pene e le difficoltà della malattia non ti hanno fatto perdere le speranze, come dimenticare quella frase scritta sul tuo profilo di facebook,
voglio correre, saltare per gridare al mondo quant’è bella la vita”.
Oggi tu mi insegni, che bisogna lottare per le cose in cui si crede, perché la vita è bella e deve essere vissuta pienamente; mi insegni che bisogna credere nell’altro, come tu facevi parlando dei tuoi medici o delle tue amicizie; mi insegni che bisogna “amare” e lottare senza misure parlando del tuo Giuseppe, mi insegni che le mie difficoltà, i miei limiti non devono fermarmi.
E’ vero 24 anni non sono tanti, nel fiore della giovinezza sei stata strappata a noi. Ma se guardo i tuoi disegni, se leggo i tuoi diari, se osservo le tue opere e penso alle tue risate, ai tuoi sguardi, alla tua forza di volontà, posso dire che 24 anni sono stati come un’eternità…perché non è importante vivere, ma è importante il senso che noi diamo al nostro vivere.
E oggi la tua Laurea, ti renderà ancora presente, ci farà sentire la tua ansia, sentiremo ancora una volta quel tuo dire “o’ matrì” e ci farà ancora gustare quel tuo sorriso pieno di senso.
Ti voglio bene immensamente!
Francesco Montalbano