Calamonaci, i 25 anni di sacerdozio di padre Di Nolfo e l’affetto della sua comunità

2013-07-17 19.33.30-1Mercoledì sera si è festeggiato a Calamonaci il 25° anniversario di sacerdozio di padre Mario Di Nolfo. Grande è stata la partecipazione di fedeli, venuti per festeggiare don Mario ed anche rendere grazie al Signore per averlo donato alla comunità. Si è svolta infatti una messa solenne in suo onore officiata dal vescovo di Agrigento Francesco Montenegro. Erano presenti i preti non soltanto di Ribera ma anche di fuori, quali, per citarne alcuni, Padre Giuseppe Maniscalco arciprete di Ribera, don Pasquale Barone ex arciprete di Ribera, don Antonio Nuara parroco dell’Immacolata, chiesa di Ribera dove don Mario ha officiato per anni.

IMG-20130717-WA0013Il vescovo di Agrigento Francesco Montenegro, don Franco, come ama farsi chiamare, ha ricordato i vari bei momenti del sacerdozio di don Mario, come il giorno in cui è stato ordinato prete nel giorno della madonna del Carmelo nella chiesa omonima di Cianciana nel lontano 1988, la commozione della madre ormai defunta e di come don Mario sia stato fin da subito ben accolto e amato nella comunità parrocchiale di Calamonaci, dove ha fatto messa per ben 15 anni proprio nella chiesa Madre. È stato trasferito poi nella chiesa dell’Immacolata di Ribera dove è stato per altri 8 anni, infine, negli ultimi due anni è ritornato a Calamonaci, “a casa” dice simpaticamente lui.
Don Franco ha ricordato a noi fedeli di essere indulgenti con i parroci perché, sebbene non tutti possono essere delle penne d’oro, cioè perfetti, l’importante è che scrivano, cioè che elargiscano la grazia e il perdono del Signore attraverso il sacramento della riconciliazione.

2013-07-17 21.40.31Anche don Mario ha speso qualche parola per ringraziare il Signore e gli intervenuti, non nascondendo la sua commozione per la presenza di tante persone venute per lui: “Quando sono stato ordinato sacerdote – ha detto – avevo soltanto 27 anni e mi sentivo un piccolo uomo, piccolo di età, che stava per andare in un piccolo paese”.  Ha anche ringraziato Padre Giuseppe Tagliareni per l’affetto e gentilezza con cui lo accoglieva tutte le volte che don Mario, da Ribera, lo andava a trovare nella sua ex parrocchia di Calamonaci. Ha chiesto scusa e perdono per le inadempienze alla sua vocazione e si è riproposto di seguirla sempre con maggiore impegno per il futuro. Tutto questo con il buon umore e la simpatia di sempre.

In questi 25 anni di sacerdozio mi può dire qual è stata la cosa più bella?

«Vorrai dire, penso, qual è stato l’incontro più bello di questi 25 anni. E’ stato il mio primo giorno dell’inizio del mio ministero sacerdotale a Calamonaci perché ho percepito subito l’affetto e la simpatia dei calamonacesi nei miei confronti. Questo è stato l’incontro, il momento che mi ha segnato perché è stato il momento che mi ha legato profondamente a questa comunità e a questo paese».

Come intende proseguire il suo ministero sacerdotale?

«Questa di oggi è soltanto una tappa, non so quanto mi resta ancora da vivere, ma gli anni che seguiranno saranno innanzitutto ricchi di esperienza perché il sacerdozio si inizia da giovani, e, man mano si cammina, si acquisisce anche una certa esperienza pastorale, una saggezza spirituale. Come quelli che il Signore vorrà indicarmi, certamente, le vie, il modo con cui proseguire».

Cosa pensa invece della fede in questi tempi moderni, la fede e i giovani ad esempio.

«Non è che di questi tempi ci sia stato un calo di fede, la fede è un dono, che va coltivata, quindi penso che non ci sia una crisi di fede, semmai tante volte ci sono crisi di valori, come l’amicizia, la famiglia e certamente la fede influisce in questa crisi».

Mirella Ciliberto

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