Convalidato dall’Autorità Giudiziaria il fermo di indiziato di delitto effettuato nella nottata del 3 dicembre dai Carabinieri della Stazione di Campobello di Licata con la collaborazione dei colleghi della vicina Compagnia Carabinieri di Canicattì.
E’ stato nel corso di uno dei tanti servizi attuati dai reparti dell’Arma della provincia per infrenare il fenomeno dei furti di rame, che i militari hanno bloccato Ursu Neculai, 33enne, abitante a Campobello di Licata, Buruiana Ionut, 32enne, abitante a Canicattì, Grigoras Liviu, 33enne, anch’egli abitante nella stessa Campobello.
Sorpresi a bordo di una Volkswagen Passat, a seguito di perquisizione personale e sul veicolo, poi estesa alle rispettive abitazioni, sono stati trovati in possesso di 370 kg di cavi in rame per impianti di media tensione, quasi certamente provento di furto in danno della società di distribuzione dell’energia elettrica, un revolver calibro 44 magnum in pessimo stato d’uso, duecento litri di gasolio contenuto in dieci taniche, una minimoto priva di marca, alcuni televisori, svariati utensili per l’edilizia ed un ingente quantitativo di materiale elettronico nonché elettrodomestici ed un cane di razza “corso” di circa 3 mesi, risultato compendio di un furto consumato ad danni di un professionista del posto. Agli stessi sono stati, quindi, contestati i reati di ricettazione in concorso e detenzione illegale di armi.
Si sta ora tentando di risalire ai proprietari della merce rinvenuta, al fini della restituzione.