Si è conclusa l’operazione di servizio che ha visto impegnati i Carabinieri di Raffadali per quasi tutto il mese di dicembre, festività natalizie comprese. La mattina del 9 dicembre i militari dell’Arma, avuta notizie che in un rudere di contrada “Milione”, agro del comune di Agrigento, vi erano dei bovini di dubbia provenienza, unitamente a personale veterinario dell’Azienda Sanitaria Provinciale hanno proceduto ad effettuare i controlli del caso.
Gli accertamenti espletati hanno consentito di appurare la provenienza furtiva degli animali, che erano stati privati delle targhette identificative gialle, due delle quali rivenute dagli investigatori nelle immediate vicinanze del casolare. Ciò ha consentito, in successivi momenti, di stabilire che le bestie erano il compendio di un abigeato consumato il 6 dicembre 2013 a Palazzolo Acreide, in provincia di Siracusa, presso un’azienda agricola, con denuncia di furto presentata il successivo 7 dicembre ai Carabinieri della Stazione di Ferla (SR).
Ulteriori elementi indiziari raccolti dai Carabinieri nel luogo del rinvenimento degli animali, hanno consentito di risalire ad un esercizio pubblico presso il quale due individui si erano recati per effettuare l’acquisto di alcuni generi alimentari.
Attraverso la visione delle immagini dell’impianto tv a circuito chiuso del locale era così possibile individuare due soggetti, successivamente identificati e segnalati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Agrigento.
Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Agrigento, concordando con gli elementi raccolti dagli investigatori, ha accolto la proposta di adozione di misure cautelari nei confronti di Roberto Lampasona, 36enne, pastore già noto alle Forze dell’ordine, originario di Santa Elisabetta, A. M., 33enne, di Raffadali, pure conosciuto dai Carabinieri per i suoi trascorsi con la giustizia e di una terzo complice, Salvatore Danieli, 43enne, calabrese.
In esecuzione del provvedimento coercitivo Lampasona la sera del 24 dicembre scorso è stato pertanto arrestato dai Carabinieri ed accompagnato ai domiciliari, mentre A.M. è stato sottoposto ad obbligo di dimora nel comune di Agrigento, propria località di residenza, con prescrizione di non allontanarsi dalla propria abitazione nell’arco serale/notturno. Il terzo, invece, Salvatore Danieli, è stato arrestato nella propria regione di origine il giorno di Natale, dopo che in un primo momento era risultato irreperibile. Ora, anche quest’ultimo si trova ai domiciliari.
Gli animali recuperati, sono stati ovviamente restituiti al legittimo proprietario che ne ha curato il trasferimento nella propria azienda agricola del siracusano.