Case popolari di via Fani, il comitato chiede di snellire l’iter burocratico per la ricostruzione

“Nel corso della riunione dello scorso 23 settembre tra il comune di Ribera, il progettista dei 60 alloggi dello IACP di Agrigento e i legali Oliveri e Montalbano, è emerso che il progetto è pronto e quindi in fase avanzata. Se non è stato fatto si provveda, con urgenza, da parte del Comune di Ribera a concedere all’IACP di Agrigento la facoltà di procedere alla demolizione delle 10 palazzine dichiarate inagibili, conformemente alle norme vigenti in materia di demolizioni edilizie e nel rispetto delle norme di sicurezza al riguardo vigenti”. Lo affermano in una nota Angelo Renda, Maria Sarullo e Giovanna Musso, in rappresentanza del Comitato locatari e proprietari.

“Da parte sua – continuano- l’IACP agrigentino sulle aree che saranno rese libere dalle demolizioni provveda a chiedere al Comune di Ribera la relativa Concessione Edilizia e la cessione al medesimo Istituto Autonomo del diritto di superficie delle aree di sedime dei nuovi edifici, che in parte ne hanno titolarità i 25 proprietari, così come previsto dalla suddetta convenzione”.

“Una eventuale “economia” nei tempi tecnici di realizzazione – concludono- potrebbe essere trasferita ad esse nella misura di 5 mila euro a nucleo familiare. Giova ricordare altresì che con il superamento dei cosiddetti “tempi morti” ed una modesta accelerazione alla realizzazione dell’opera ne avrebbe beneficio tutta la collettività, poiché attualmente – concludono – il comune versa, mediante una partita di giro, ai locatari e proprietari circa 520,00 euro al giorno vale a dire 15.500,00 euro al mese”.

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