Lo storico Bar Mazzara sta per chiudere i battenti. Non è un pesce d’aprile. La crisi non risparmia nessuno, nemmeno insegne storiche come quella di Randazzo o del bar Mazzara a Palermo. Il gruppo Randazzo ha comunicato il licenziamento di 40 unità di personale, di cui 20 amministrativi e 20 addetti alle vendite.
“Nessun fondo pubblico statale o regionale per le attività commerciali e le imprese in difficoltà: come si suol dire, mentre il medico studia, il malato muore”: è l’amaro commento del presidente provinciale della Confederazione Italiana Esercenti Commercianti Salvatore Bivona in merito alle sconfortanti notizie riguardanti la chiusura dello storico bar “Mazzara” e il licenziamento di 40 dipendenti del gruppo Randazzo, “insegna” altrettanto storica per Palermo e non solo.
“Complessivamente – spiega Bivona – in città perderanno il lavoro circa 70 unità: un’ ulteriore emorragia occupazionale che nessuno ha saputo frenare, malgrado sindacati e associazioni di categoria denuncino ormai da troppo tempo il collasso delle attività commerciali”.
Nello specifico, il presidente della Confederazione sottolinea, riferendosi alla pasticceria Mazzara, “la crisi irreversibile, in città, delle attività legate alla ristorazione, un tempo volano dell’economia locale”.
Nell’agosto 2013, la CIDEC aveva denunciato attraverso un comunicato ufficiale, la chiusura quotidiana, in Sicilia, di dieci imprese del settore ristorazione, “a causa di politiche fiscali oppressive e del calo generale dei consumi legato alla crisi”.
“Appare davvero paradossale – conclude in una nota Bivona – che, in un momento produttivo talmente drammatico, ci si interroghi ancora sul regolamento dei dehors , il cui ritardo ha di certo contribuito a dare il colpo di grazia a tanti esercizi già in affanno”.