Chiusura Emodinamica all’Ospedale di Sciacca, gli interventi di Mario Lazzano e del Sindaco di Menfi.

Riceviamo e pubblichiamo la lettera del consigliere prov.le del Pdl Mario Lazzano.

mario-LazzanoChiusura dell’Emodinamica all’Ospedale di Sciacca una vera jattura per tutti i Cittadini utenti di Sciacca e dell’interland.

Il Governo Crocetta non solo è contro i piccoli ospedali, ma dove i reparti funzionano per salvare la vita alla gente li vuole chiudere.

La rimodulazione della rete ospedaliera in Sicilia con la cosiddetta spending review non tiene conto della casistica dei vari ospedali in Sicilia che operano bene e che danno servizi (salvano la vita alle persone) fa solo calcoli di tipo ragionieristico che non servono alla Cittadinanza. Occorre una forte mobilitazione con in testa i Sindaci del comprensorio, le forze politiche, sindacali e sociali affinché si lanci un forte grido d’allarme contro i tagli di reparti che stanno avvenendo all’Ospedale di Sciacca. Non si agisce in maniera scriteriata privando ampie fette di territorio di reparti utilissimi alla salvaguardia e alla tutela della salute pubblica come sta avvenendo per l’Ospedale di Sciacca con la chiusura della Nefrologia e dell’Emodinamica diretta egregiamente dal Dott. Giovanni Saccone.


Ecco, invece, quanto scrive il Sindaco di Menfi, Michele Botta, a proposito della paventata chiusura del reparto di emodinamica all’Ospedale di Sciacca.

“La salute non sia Agrigento-centrica: si tuteli tutto il territorio”

“Pare che l’ospedale di Sciacca – dopo aver visto la chiusura dei reparti di chirurgia, nefrologia e oncologia – rischi ora di perdere anche l’emodinamica, struttura d’eccellenza all’interno del presidio, la cui direzione del dott. Giovanni Saccone ha permesso di salvare molte vite: tutto ciò è inaccettabile, sarebbe uno scippo non compatibile con le necessità di tutto il territorio. La salute non sia “Agrigento-centrica”: si ha la chiara impressione che ormai tutta la sanità della provincia stia convogliando verso la città dei Templi lasciando scoperta la garanzia di assistenza nel nostro distretto”. Così il sindaco di Menfi, Michele Botta, commenta la notizia di possibile declassamento dell’ospedale Giovanni Paolo II, la più vicina struttura sanitaria ospedaliera in provincia.
“Per noi menfitani sembra quasi un dejà vu – continua il sindaco Botta –. Anche all’ospedale di Menfi venne tolto prima il reparto di chirurgia, poi quello di medicina: la migrazione di risorse umane e strutturali da Sciacca e in favore dell’ospedale di Agrigento e di altre strutture siciliane lascia presagire una analoga destrutturazione: tutto ciò, ribadisco, è inaccettabile”.

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