Cianciana, presentazione del libro sul Di Giovanni, poeta e scrittore del Latifondo siciliano

Manifesto biblioteca presentazione di nmarco.Prosegue, con grande interesse e proficuo impegno, l’attività della Biblioteca di Cianciana, intitolata a Paolo Borsellino. Il Comune di Cianciana, con l’ausilio del responsabile della Biblioteca, Mario Ottavio Caramazza,  ha editato un nuovo libro, dedicato al grande Alessio Di Giovanni, nel quale sono raccolte note critiche e saggi, ricomprese nel periodo 1988-2010, a cura del prof. Salvatore Di Marco.

Venerdì 24 Maggio, alle ore 18 presso la Biblioteca Comunale “Paolo Borsellino” di Cianciana, avrà luogo la presentazione del libro “Alessio Di Giovanni. Saggi e note critiche dal 1988 al 2010” , opera conclusiva di lunghi anni di studi del prof. Di Marco sul Di Giovanni, poeta e scrittore del Latifondo siciliano.

Alessio di Giovanni, nato da agiata famiglia, avviato alla vita ecclesiastica, scopre ben presto di non essere adatto a tale missione. Studia ed osserva la realtà che lo circonda. Si dedica al giornalismo, alla saggistica, rendendo nei suoi scritti il travaglio interiore, la sofferenza della gente, la trasformazione sociale della Sicilia a cavallo tra l’ottocento ed il novecento. Cantore del latifondo siciliano, vive il risorgimento ed il verismo, lasciando scritti memorabili.

Il prof. Salvatore Di Marco, di origine Monrealese, vive a Palermo, è stato insegnante elementare e direttore didattico sino al 1989. Poeta e saggista, dal 1954 fece parte del gruppo “Alessio Di Giovanni” che operò attivamente per il rinnovamento della poesia dialettale siciliana, insieme a Ignazio Buttitta, Ugo Ammannato, Paolo Messina,  Pietro Tamburello e altri poeti  “controcorrente” dell’isola.
Fu dopo il Pontificato di Giovanni XXIII, tra i fautori del dialogo marxismo e cristianesimo e, con i suoi saggi filosofici, s’affermò nel campo del neo-marxismo. Dopo diverse esperienze in varie riviste letterarie come redattore, orientò sempre di più i suoi interessi verso la letteratura siciliana. Quindi partecipò alla direzione del Centro di Cultura Siciliana “Giuseppe Pitrè”.

Negli anni ’80 e ’90, tra l’altro, fondò le Edizioni del Pitrè, quindi il “Giornale di Poesia Siciliana”, e la “Rivista Italiana Letteratura Dialettale”. Attualmente è presidente dell’Accademia di Studi “Cieli d’Alcamo”, è stato tra i fondatori della Fondazione “Ignazio Buttitta”. La sua intensa attività nel campo della saggistica, degli studi sulla letteratura dialettale, della critica letteraria è stata riordinata da Tommaso Romano nel suo volume L’inquieta Misura. bibliografia di Salvatore Di Marco (Ed. Fondazione Thule Cultura, Palermo, 2003). Tra le sue opere in volume si vedano: per la saggistica: La storia incompiuta di Francesco Lanza (1991), Editoriali 1998-1993 (1995), La questione della Koinè e la poesia dialettale siciliana (1995), Alessio Di Giovanni secondo Pietro Mignosi (1996), felice D’Onofrio tra Ottocento e Novecento (1996), I due Guttuso di Castrense Civello (1996),  La cultura che divide (1999), Il filo dell’aquilone. Saggi su Ignazio Buttitta (1999), La cetra e il salice (2004), Sopra fioriva la ginestra. Alessio Di Giovanni e la Sicilia delle zolfare (2006),  Discorsi brevi sulla poesia (2009), Il versante dialettale, Saggi di letteratura siciliana (2010), All’ombra delle croci. Saggi, studi e profili di letteraria cristianità (2011(.Tra le opere di narrativa: Storie liete di fonderia (1994), mentre per la poesia dialettale:Cantu d’amuri (1986), L’acchianata di l’aciddara (1987), Quaranta (1998), Epigrafe siciliane (1989), Li paroli dintra (1991), La ballata di la morti (1995), Cu rimirata menti (2010). Per la poesia in lingua: Sulle labbra il nome del pane (1958), Risuscitanze (1993), La strada delle campane (1999), Canti di settembre (2003).

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