Così amava essere, informale e amicale, un saluto cortese e semplice, un ciao. Lutto cittadino, poiché Giacinto era un prete presente, ovunque ve ne fosse bisogno, per questo amato da tanti. Il ricordo è stato commovente, e gli interventi dei diversi, che hanno portato ognuno una propria storia, sono stati densi di significato. Il rappresentante dell’Arcivescovo ha ripercorso la sua storia, la sua vita nella chiesa agrigentina; don Giuseppe Montana ha portato la testimonianza dei presbiteri, il sindaco Pace la vicinanza dell’intera popolazione. Poi l’Agesci, coi diversi scout e guide che, commossi, lo hanno salutato. Per la famiglia, ha parlato il fratello Michele, che con commozione ha ringraziato i presenti e tutti quanti si sono adoperati nei diversi anni di malattia.
Chi lo ha conosciuto, ha sicuramente un ottimo ricordo di Giacinto, uno di noi. Informale, simpatico, pragmatico ma serio e severo in termini di fede.