Consorzio di bonifica e condotta agraria a rischio, la CIA chiede di incontrare l’assessore regionale all’Agricoltura

Lunedì 25 gennaio 2016, presso il Comune di Ribera, ha avuto luogo una riunione promossa dal Comitato Zona della C.I.A. di Ribera e da Agrinsieme, alla quale hanno preso parte numerosi produttori e delegazioni delle Amministrazioni comunali del comprensorio (Menfi, Sciacca, Calamonaci, Vilafranca Sicula, Burgio, Bivona e Ribera), i Parlamentari Onn. Capodicasa, Iacono, La Rocca, Marinello e Panepinto, ed il Direttore del Consorzio di Bonifica 3 Agrigenrto.
Oggetto dell’incontro il perdurare delle avverse condizioni meteorologiche, con alte temperature autunnali e scarsa piovosità; la recente allarmante nota sulla condizione finanziaria del Consorzio di Bonifica e la paventata chiusura dell’Ufficio Intercomunale Agricoltura (ex Condotta Agraria) di Ribera.
La discussione ha visto un confronto serrato tra le Organizzazioni agricole presenti, con i propri rappresentanti regionali e provinciali (Marchese Ragona e Vita dell’UPA; Frenda, Di Falco, Caruana, Catania e Rosa G. Castagna della CIA), i Sindaci, diversi produttori e tutti i Parlamentari, nonchè il Direttore del Consorzio di Bonifica.
Da tutti gli interventi sono scaturite all’unisono la necessità e l’urgenza di incontrare il Governo Regionale, nella persona dell’Assessore Cracolici, affinchè intervenga con celerità ed efficacia massime, per garantire il futuro del Consorzio di Bonifica, a partire dalla prossima campagna irrigua, e per il mantenimento dell’UIA di Ribera.
Per fare ciò è necessario:
Cancellare l’Art. 47 della LR n. 49/2015, che prevede il pareggio di bilancio dei Consorzi di Bonifica a decorrere dal 2021, con il graduale disimpegno economico della Regione dal 2016 al 2020, che graverebbe per intero sui produttori, facendo triplicare il prezzo dell’acqua;

Approvare l’emendamento Raia-Panepinto-Maggio che prevede il trasferimento delle risorse dalla Regione ai Consorzi di Bonifica nella misura del 90%, avviando nel contempo il riordino della bonifica siciliana, partendo dalla proposta unitaria già definita dal Gruppo di lavoro regionale appositamente costituito;

Fermare l’aumento delle tariffe irrigue, assolutamente insopportabile dal mondo agricolo e fuori da ogni logica economica, così come previsto dall’impegno solenne assunto dai precedenti Assessori dell’Agricoltura Caleca e Barresi;

Avviare immediatamente la manutenzione degli impianti irrigui, i cui costi sono già previsti nel bilancio della Regione, in considerazione che già a marzo parte la campagna irrigua delle orticole;

Risolvere definitivamente, per il nostro Comprensorio, il contenzioso con l’ENEL, titolare della concessione delle acque del fiume Sosio-Verdura, che finiscono in mare nonostante la bretella di collegamento che, a costo zero, permetterebbe di immagazzinarle nella diga Castello, opera realizzata con fondo pubblici e costata 42 miliardi di lire. Contenzioso che moltiplica il costo dell’acqua per l’irrigazione, visto che l’ENEL fa pagare l’acqua per la mancata produzione di energia elettrica.

Sulla paventata chiusura dell’UIA di Ribera, infine, nel far notare all’Onorevole Assessore che a Ribera esistono due immobili di diverse centinaia di metri quadrati, in ottime condizioni tecniche e strutturali, di proprietà dell’ESA e del Consorzio di Bonifica, tutti i partecipanti hanno sottolineato l’importanza strategica di tale presidio sul territorio; un territorio ad alta redditività e specializzazione agricola, con un’agricoltura che continua ad essere settore economico di attrazione anche per i giovani, che con vivo interesse ritornano ad occuparsene. Per cui non si comprendono i criteri usati per giungere a tale determinazione.

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