Cous Cous Fest 2012: ottima organizzazione, ospiti di rilievo nazionale, tripudio di folla composta ed educata

Dal nostro inviato (gc). Il panorama trapanese, di certo non dissimile da qualsiasi altro siciliano, ma con proprie peculiarità, si mostra alquanto bene, curato, rispettato. A parte qualche piccola disattenzione, abbiamo notato una generale maggiore rispettosità per la natura, la pulizia, la cura della cosa comune.

Lasciata l’autostrada, la prima sosta riguarda Castellammare del Golfo, dove sul Belvedere si gode d’una vista mozzafiato. Quello che colpisce, oltre alla bellezza naturale del posto, è la cura che gli uomini della Forestale hanno per il punto di ristoro. Un’area attrezzata, pulita, curata, dove oltre ai tavoli ed alle sedie in legno, si possono trovare anche i cassoni per la spazzatura, bordati di canne e con coperchi in canne; punto barbecue e soprattutto bagni funzionanti.

Dopo una buona mezz’ora, si arriva a San Vito Lo Capo, e subito si ha sentore di percepire qualcosa di diverso. Tabelle segnaletiche a non finire, posteggi gratuiti ad inizio paese, bus navetta gratuiti. In particolare, presenti due ampi parcheggi gratuiti collegati con la navetta gratuita al centro del paese.

Da subito si scorge la presenza di molte persone, molte delle quali non del luogo. Si odono termini e discorsi in dialetti non nostrani, ma anche italiano con inflessione nordica, ed anche lingua inglese e molte altre europee e non.

Si capisce da uno sguardo, che San Vito è proprio un posto turistico. Basta un’occhiata ai diversi negozi, alle attività commerciali, ai ristoranti…. Nel viale principale tutto è signorile, ovviamente destinato a clientela non comune, dove per sedersi il costo non è indifferente. Ma, spostandosi nelle vie vicine, si vede di tutto, esercizi “normali”, senza molte pretese, ma pur sempre molto dignitosi.

Dopo un breve giro, s’arriva alla spiaggia: bella! La sabbia grossa bianca, il mare cristallino anche con piccole onde, la gente silenziosa e composta. Conosciamo subito della gente del milanese, famiglie in gita fuoriporta, inglesi.

Molti giovani, fanno una puntatina al mare: bagno veloce e poi via al centro città.

Il pomeriggio è costellato di appuntamenti gastronomici: il cous cous negli stand, il Cous Cous Lab (laboratorio con lo chef Patrizia Di Benedetto) presentato da Marco Sabellico e Andy Luotto, la gara internazionale, ed ancora il Lab.

La serata si apre all’insegna del talk show, con Wladimir Luxuria che intervista personaggi più o meno famosi, e funziona da apripista al concerto di Fiorella Mannoia.

Degno di rilievo, il rispetto e la considerazione per la stampa e quanti lavorano per l’organizzazione del grande evento. A tal proposito, è stata approntata un tenda berbera, con tappeti e cuscini e danzatrici del ventre che allietavano la permanenza. Salta subito agli occhi, e questa è una netta differenza con le usanze delle nostre parti. Nella tenda v’erano gli operatori, non familiari ed amici degli organizzatori. Questo luogo, destinato agli operatori, è servito per rifocillare e far riposare gli stessi, e permettere di far incontrare la stampa coi protagonisti dell’evento.

La Mannoia è stata superba, proponendo le nuove canzoni dell’album “Sud”, molte delle quali scritte dalla stessa, intervallate dagli altri grandi successi. Un pubblico entusiasta, una performance di notevole rilievo.

La formula cous cous fest è oramai collaudata, tutto perfettamente sincronizzato, tutto perfettamente funzionante. La miriade di stand presenti, gli sponsor di caratura nazionale (Electrolux, UniCredit, Bia, Conad) i supporter (Ricola, Lombardo, Mavirent, Vitaldent, S. Pellegrino, Alitalia), il media partner principale (RaiRadio2) e la collaborazione con l’Istituto Alberghiero Pietro Piazza fanno un mix virtuoso con l’organizzazione che è affidata dalla Regione Sicilia alla Provincia, al Comune ed alla Pro Loco. Partner anche il programma transfrontaliero Italia-Tunisia e Italia-Malta.

Ottimo il servizio dell’Ufficio Stampa a cura della Feedback, nella persona di Angela Abbate.

Vogliamo ricordare infine, una realizzazione artistica degna di nota. Si tratta di realizzazioni di sculture con la sabbia, ad opera di un bravissimo artista partenopeo, il maestro Antonio Iannini (www.antonioiannini.com).

La foto dall’alto è di Luca Savettiere, per gentile concessione Feedback 

Nota: Da tempo, ovvero da tre anni, spesso sentiamo fare confronti tra PizzaFest e CousCous Fest. Abbiamo spedito in loco un nostro inviato per constatare di persona organizzazione, svolgimento, ospiti e paesaggio.

Giovanni Cutino

Giovanni Cutino

Dott. Commercialista

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