Crocetta dà la sua risposta “a chi parla male della Sicilia”. La replica di Musumeci.

Una giornata bellissima, con un tuffo nel mare incontaminato di Castel di Tusa la risposta del presidente Crocetta a quanti parlano male della Sicilia.

IMG-20151206-WA0015La Sicilia è un’isola bellissima, la più bella del mondo e il suo popolo è straordinario. Abbiamo dei problemi, molti dei quali arrivano da passato ma non voglio fare polemica con nessuno. Stiamo superando tutto, il Pil comincia a crescere e ci sono già alcuni piccoli segni di ripresa. La cosa importante è che ci sia un popolo unito, che si batte contro il malaffare e la corruzione per una Sicilia libera. Buon ponte dell’Immacolata a tutti”.

Non si è fatta attendere la replica sui social dell’ex candidato antagonista alla presidenza della regione, Nello Musumeci:

musumeciAllora, presidente, va bene che in Sicilia si fa il bagno anche a dicembre… ma l’unico modo per riabilitare l’immagine di questa terra è affrontare e risolvere i suoi problemi. Non quello di fare il sirenetto sulla spiaggia”.

2 Commenti

  1. La Sicilia, Isola della luce e dei profumi.
    Lunedì 7 dicembre 2015 alle ore19.presso il Circolo di Compagnia di Canicattì, promosso ed organizzato dal Lions Club di Canicattì Host, si è svolto un incontro un incontro con Enzo Randazzo, autore del romanzo “Sicilia my love”, con guida alla lettura di Gisella Mondino. Il romanzo Sicilia, my love, che si snoda tra ambientazione realistica e mitiche irruzioni di poeti e divinità, è un inno alle bellezze naturali della Sicilia, ai suoi valori ed ai suoi ideali di laboriosità, generosità, ospitalità e solidarietà, è una testimonianza stretta del rapporto letteratura e cibo che contraddistingue tante pagine della narrativa antica, moderna e contemporanea. Il romanzo, che ha il merito di sviluppare nel lettore un interesse per la storia, la lingua e le tradizioni siciliane, nonché l’amore per la Sicilia, soddisfa la Legge Regionale n. 9/2011, ha ottenuto il Patrocinio dell’Assessorato Regionale ai Beni Culturali e dell’identità siciliana ed è stato adottato ed apprezzato dagli studenti di numerose Scuole Medie e Superiori siciliane. Prestigiosi anche i riconoscimenti della Critica, con l’assegnazione del Premio Bufalino, della Pergamena Pirandello 2015, della Campana di Burgio 2015, del Premio Internazionale Sicilia 2015, del Premio del Mandorlo- città di Agrigento 2015, del Premio Made in Sicily 2015, del Premio Tempo di Integrazione 2015 e con l’invito a rappresentare la Cultura Siciliana al Salone del Libro di Torino ed all’Expo di Milano.
    Dopo i saluti del Presidente del Club Canicattì Host Giuseppe Salvaggio e del Presidente di Circoscrizione Dr. Giuseppe Mauceri è intervenuta la Prof. Gisella Mondino, autrice della guida alla lettura del romanzo, che ha coordinato il dibattito, in cui sono intervenuti la Dirigente scolastica dell’I. C. “M. L. King” di Caltanissetta Giuseppina Cartella, che si è sofferta sul successo del libro tra gli studenti. La Dirigente dell’I. C Tomasi di Lampedusa di Palma di Montechiaro, Laura Sanfilippo ha sviluppato un confronto tra la Sicilitudine in Randazzo ed Tomasi di Lampedusa. La Dirigente dell’I.C. Contino di Cattolica Eraclea Annalia Todaro ha evidenziato il messaggio d’amore e di pace del romanzo. Il critici letterario Angela Balistreri, dell’I.T. Volta di Palermo ha sottolineato la ricostruzione delle società siciliana nell’ultimo cinquantennio operata dallo scrittore e Daniela Rizzuto dell’I.C. Rossi di Sciacca ha evidenziato la spiritualizzazione dell’eros che Randazzo riesce ad operare.
    Hanno animato l’incontro gli attori Pippo Puccio, Franco, Franco Bruno ed Angela Balistreri, che hanno recitato brani scelti di Sicilia, my love. Intervenendo nel dibattito Enzo Randazzo ha ribadito le sue critiche agli sprezzanti giudizi di Vecchioni e dei suoi seguaci, evidenziandone la superficialità ed il paternalismo, quasi razzista. L’amore per la Sicilia va espresso con l’apprezzamento delle sue bellezze naturali, della sua storia, della sua cultura e dei positivi valori della Sicilianità. A conclusione dell’incontro gli Autori hanno ringraziato gli intervenuti firmando una copia del romanzo. Il ricavato dalle vendite è andato in beneficienza.

  2. Condanno senza sconti le sprezzanti invettive colonialiste di Vecchioni ed i suoi superficiali giudizi sulla Sicilia, sui Siciliani e sulla Sicilianità. Il cantautore è rimasto a guardare dal marciapiede. E si è lasciato impressionare e fuorviare da un po’ di confusione del traffico, per dirla simpaticamente con Benigni! Lui che è abituato a ben altri caotici traffici metropolitani!
    Posso solo esprimere pietas e solidale compassione per uno pseudointellettuale cui lo smog, l’alcool e non so quali altre raffinatezze hanno bruciato il cervello, impedendogli di gustare il profumo di zagara dei nostri aranceti, l’azzurro solare del nostro cielo, il calore, l’affettuosa accoglienza e la tolleranza dei Siciliani persino verso gli ospiti indegni che vengono in Sicilia a vomitare e sputacchiare nel piatto in cui non si schifano di mangiare.
    Perché se la Sicilia fosse davvero un’isola di merda, Merdosi e Merda sarebbero tutti i porci che vengono a mangiucchiare le sue ghiande!
    Ma davvero pretende di potere mettersi in cattedra a spiegare ai Siciliani, ai figli dei Greci, dei Romani, dei Normanni, degli Arabi etc. etc. la bellezza, la verità, il coraggio, il senso civico?
    Vecchioni deve avere dimenticato la distinzione di Erich Fromm tra essere ed avere. Lui è solo uno che ha. Tantissimo ha. Successo, Euro, sviolinature …. Purtroppo non è! A voler essere buoni appare! Come avrebbe sottolineato un grande agrigentino capace di spiegare al mondo la sostanziale differenza tra essere ed apparire.
    E la Sicilia è un patrimonio di Storia, Cultura, Valori, Bellezza, Verità, Audacia, capacità di soffrire e sperare che Vecchioni ha dimostrato di essere inadeguato ad assimilare. Si rilegga Goethe e si ripassi Houël, Professore! E tante altre apprezzabili sicilianità. Per criticare impietosamente i nostri difetti lasci fare a noi Siciliani, che di capacità autocritica abbiamo sempre dimostrato di averne da vendere!
    Esprimo sincera compassione per la sua tristezza ed il suo pessimismo da vecchio. Ma anche per la sua incapacità di ammettere di avere sbagliato. Per l’ostinazione a perseverare nell’errore con l’alibi della provocazione d’amore! Non siamo tra i suoi banchi, Professore! Né aspiriamo a diventare suoi obbedienti scolaretti!
    Preferisco lasciare in un indefinito leopardiano i miei sentimenti verso le troppo timide reazioni, gli opportunistici cori giustificazionisti ed i tantissimi colpevoli, autorevoli silenzi.

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