“Cucina Siciliana di popolo e signori”, il nuovo libro di Martino Ragusa

cassata-nudaSabato 16 aprile, alle ore 17.00, presso l’aula consiliare del municipio di Ribera, sarà presentato il nuovo libro di Martino Ragusa “Cucina Siciliana di popolo e signori”. Partecipano alla presentazione, oltre all’autore del libro, Lina Amari (giornalista), Valeria Campo (editor) e il sindaco di Ribera. L’editore Momenti informa che si darà ampio spazio agli interventi dei giornalisti, del pubblico e dei professionisti della ristorazione. Modera il dibattito Adriano Mascarella (giornalista ed editore).

Il libro “Cucina Siciliana di popolo e signori” contiene 216 ricette siciliane tradizionali e innovative curate dall’autore che le ha provate e riprovate, le ha offerte agli amici e le ha fotografate per il libro. Le 216 ricette sono organizzate per categorie, ciascuna è descritta da un titolo in italiano e in siciliano ed è introdotta da una premessa che racconta la storia della pietanza, i suoi risvolti culturali e sociali.

La Cucina siciliana
martino-ragusa«La cucina siciliana – scrive Martino Ragusa – è una cucina funambolica, in bilico tra passato e futuro, opulenza e povertà, aristocrazia e popolo, tradizione e innovazione. La Sicilia si trova al centro di quel Mediterraneo a cui tutto il mondo ormai guarda come fonte di cibi e di saperi capaci di regalare al tempo stesso salute, tradizione e gusto.
«Pasta, olio d’oliva, verdure e pesce azzurro sono i quattro punti cardinali gastronomici validi ovunque. Cambia qualche ingrediente, qualche nome, ma i piatti restano quelli. Tutto questo ha determinato un’unitarietà gastronomica che assieme ad altre caratteristiche, come l’abbondanza di piatti, la loro rilevanza storica, l’unicità e la forte personalità che li rende ovunque riconoscibili, impone l’idea di una vera “Cucina Nazionale”.

«La Sicilia è anche un luogo dove la gente è rimasta legata ai sapori naturali del mare e della terra, dove non si sono consumati quei tradimenti di stile alimentare che sono ormai consueti in tante altre parti d’Italia.»

La critica
sarde-a-beccafico«Martino ha capito tutto», scrive il professore di semiotica dell’università degli Studi di Palermo, Gianfranco Marrone, sul numero di febbraio di I love Sicilia.
«L’idea di fondo» di Martino Ragusa, scrive Marrone, «è lapidaria: proprio perché millenario incrocio di saperi e sapori, culture e poteri, tradizioni e innovazioni, gusti e disgusti, la cucina siciliana è, istituzionalmente, il futuro. Laddove una gastronomia vincente come la francese – tutta salse e burrosità – oggi arranca di fronte alle odierne istanze salutiste, vegetariane e variamente dietetiche, la cucina, ccà è sempre stata incosapevolmente postmodern. Inoltre, nella sua estrema varietà interna, ha tratti invarianti – pasta, olio d’oliva, pesce azzurro e verdure – che la rendono riconoscibile ovunque: è insomma, forse suo malgrado, una cucina nazionale.
«Chissà se a qualche turista, per caso, sarà data la possibilità di accorgersene. Di tutto ciò, per esempio, noi indigeni non abbiamo alcuna idea».

pasta-con-i-broccoliMartino Ragusa, nato ad Agrigento, ha vissuto per decenni a Bologna, oggi vive a Ribera, fra ulivi, orto e galline. È gastronomo, scrittore, giornalista pubblicista, blogger, autore televisivo e teatrale, medico psichiatra. Collabora con i periodici nazionali Il Test-Salvagente, Ristoranti–Imprese del Gusto, Bargiornale.
Ha pubblicato numerosi libri di cucina, di gastronomia e guide turistico-gastronomiche. Autore televisivo di numerose trasmissioni di Rai e Mediaset, collabora in qualità di esperto con Linea Verde (Rai 1).
Cura il blog di cultura gastronomica e ricette martinoragusa.it.

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.