Carmelo Russo, fondatore del gruppo “Orange Town” su facebook, ha dato prova di impegnarsi per il bene della città di Ribera dove è ritornato dopo diversi anni di permanenza in Inghilterra. Insieme ai tanti ragazzi del suo gruppo, ha portato avanti molti progetti, tra i quali, ad esempio, quello per la salvaguardia di molte piazzette cittadine, abbandonate al degrado, oppure l’organizzazione di manifestazioni musicali, quali i concerti di vari gruppi locali e dell’hinterland.
«Il progetto “Salviamo le nostre piazze” – spiega Carmelo Russo – è partito dall’idea di rendere più vivibili le nostre piazze e piazzette, che in molti casi abbiamo trovato mal tenute e mal curate. La nostra intenzione è di renderle più vivibili e riportarle alla loro funzione originaria, trasformandole da luoghi in totale abbandono in punti di ritrovo per giovani ed adulti».
Quanto è importante la partecipazione dei giovani?
«L’idea di coinvolgere anche i ragazzi serve a proporre loro un modello di comportamento virtuoso. Penso che i giovani siano il futuro, quindi loro devono partecipare e capire cosa può significare avere la piazza o il punto d’incontro più sistemato e attrezzato. Il Comune purtroppo non riesce ad offrire altri punti d’incontro curati, di livello superiore, anche a causa della situazione economica precaria. È pur vero che non si è mai lavorato nel creare punti di aggregazione per i giovani per farli crescere con quella mentalità di rispetto per l’arredo ed il verde urbano».
Lei pensa che se ci fossero degli spazi più curati, i giovani non sarebbero indotti a sporcare e a rovinarli?
«In Inghilterra, le persone che lavorano nel sociale spesso e volentieri mi fanno notare che se si vede qualcosa di pulito e curato, la gente lo rispetta. Un mio amico avvocato inglese mi ha detto: “Se tu vai ad un portone mal tenuto, con la maniglia rotta, psicologicamente hai un po’ timore ad aprirla, se invece tu arrivi davanti ad un portone ben curato, con una bella maniglia e il citofono a posto, tu suoni senza paura, è più comodo”.
Il mio incoraggiamento è quello di far esibire su di un palco i ragazzi, i quali, anche se non sono artisti professionisti, sono però creativi, hanno una voglia e una passione importante, quella della musica e della comunicatività. Ormai non si comunica più di persona, ma tramite Twitter, Facebook. Quindi, secondo me, queste esternazioni di creatività, nei concerti o rappresentazioni teatrali, sono momenti positivi di espressione e di scambio di vedute».
Mi parli di quello che avete fatto nei vari momenti che ci sono stati…
«Un anno fa abbiamo organizzato come primo evento, insieme ai The Slash, “Rock Orange”, un serata musicale nel corso della quale si sono esibiti circa 9 gruppi. I proventi della serata sono stati destinati al progetto “Salviamo le nostre piazze” con la finalità di dare più decoro alle piazze della città. La prima idea è stata quella di ripulire piazza Santa Rosalia, che mi è stata data in gestione da parte del Comune, tramite il contratto di “Adotta un’aiuola”. A nome di Orange Town l’abbiamo presa in adozione, ripulita e abbiamo collocato la statuetta di Santa Rosalia; abbiamo piantumato varie piante, offerte da amici e da negozi ed infine abbiamo realizzato “Orange Night” per inaugurare la piazza, con la partecipazione di vari gruppi giovani musicali del paese, riscuotendo un ottimo risultato di pubblico. In estate abbiamo organizzato qualche concertino sul lungomare e a settembre abbiamo ripulito, insieme ad alcuni amici e membri del gruppo di Orange Town, tra i quali Salvo Cortese, Roberto Palminteri, Nino Caternicchia e tanti altri, la piazza Montecarlo, per intenderci quella sotto la circonvallazione, da dove in tre giorni abbiamo tirato fuori circa 5 bidoni di vetro.
Abbiamo poi ripulito anche Piazza S. Antonio, in particolare nel punto del precipizio, purtroppo però anche questa piazza, essendo vastissima, credo che abbia bisogno di interventi di un certo livello anche economico da parte del Comune. Durante il periodo natalizio Orange Town ha progettato e pubblicato la storia illustrata di San Nicola patrono di Ribera a fumetti da colorare per i bambini, iniziativa culturalmente importante, perché in molti non conosciamo la reale storia di San Nicola, io per primo. I disegni sono stati realizzati da Anette Vassallo.
Come ultimo intervento nelle piazze abbiamo piantumato in Piazza Giovanni XXIII delle palmette nei vasi che erano rimasti vuoti da circa un anno, inclusa una pianta nel vaso collocato proprio davanti la statua di Francesco Crispi».
Quali saranno le vostre prossime iniziative?
«Il prossimo evento sarà The Night Orange Rock, un’esibizione annuale di tutti i giovani gruppi musicali rock riberesi e dei paesi limitrofi che si svolgerà a Ribera nella serata di venerdì 15 marzo presso il centro di aggregazione giovanile in via Libertà. Quest’anno si esibiranno molti gruppi tra cui Mepral, Esicrima, Up your ass, Stragglers, 10 pollici, Sex after death, Barbed wire, Ultimo minuto, 27 club, con la speciale partecipazione del mago Cyrus. Saranno inoltre presentati i bozzetti del murales che l’organizzazione si prefigge di realizzare in piazza S. Rosalia. Uno dei murales è dedicato a Falcone-Borsellino ed è stato creato da Franco Millefiori, in collaborazione con tutta Orange Town.
Un ringraziamento voglio fare all’ex consigliere comunale Tony Campanella che ha devoluto i suoi gettoni di presenza, relativi agli ultimi suoi 7 mesi da consigliere comunale, dandoci la possibilità di creare tanti altri piccoli progetti, che da qui all’anno nuovo saranno eseguiti, soprattutto in piazza Santa Rosalia e in piazza Duomo.
Per la parte la parte tecnico/musicale organizzativa degli eventi un sentito ringraziamento ai fratelli Matteo ed Agata Aquilina (in arte Tati Singer); quest’ultima con grande gentilezza e maestria si è messa a disposizione per creare tutte le locandine degli spettacoli che abbiamo fatto, anche quella dell’evento di venerdì. La cantante Tati, splendida voce dei “Mepral”, proprio durante la serata di venerdì prossimo presenterà lo stupendo inedito “The Reason”, insieme ai componenti della sua band. Insomma giovani di grande impegno e talento che dovrebbero essere d’esempio per tutti».
Ha un’ultima dichiarazione da fare?
«Credo profondamente che se tutti i punti di aggregazione, quali Piazza d’uomo e tutte le piazzette dei quartieri vari di Ribera, fossero tenute più pulite e sistemate s’invoglierebbe molto di più la gente a frequentarle, anche la parte più adulta della cittadinanza e non solo i ragazzini. Pian piano si potrebbe lavorare per far ritornare Piazza Duomo ai fasti di una volta. Infatti sono preoccupato per la mia amata Ribera, soprattutto per i giovani ed i loro problemi, ma so che esiste quella parte sana in loro, che secondo me c’è, e ricordo a tutti che un po’ di anticonformismo non fa male. Ma evitate il bullismo, siate voi stessi, rispettatevi. Rispettate l’ambiente che vi circonda e non giudicate “pi sintutu diri”.
Io credo profondamente in una Ribera sana, quella che conosco da tanti anni, dai tempi in cui ero ancora ragazzo, quando andavo ai concerti di varie band locali che settimanalmente si esibivano un po’ ovunque, tra tantissime problematiche. Noto comunque che quella Ribera buona e creativa c’è ancora, ma non deve avere paura ad uscire fuori».
Intervista di Mirella Ciliberto
Strepitosa Intervista! Un ringraziamento sentito a Carmelo Russo per l’impegno, la costanza e la caparbietà dimostrata in questi anni. Ho sempre detto che Ribera merita il meglio ma per colpa di qualcuno avvolte ciò non è fattibile. Carmelo ancora una volta ha dimostrato che il meglio esiste, una Ribera sana c’è e basta solo saperla tirare fuori. Spero che in futuro le cose andranno meglio per questo splendido paese che ormai ha veramente toccato la soglia della distruzione. Viviamo in un epoca di menefreghismo, molti giovani purtroppo non sanno come divertirsi e il più delle volte si sceglie una strada senza uscita. Carmelo giornalmente si batte contro questa mentalità di distruzione e menefreghismo, rimettendoci il più delle volte la faccia e l’immagine personale senza alcun timore. Molti ammirano il suo atteggiamento, ma purtroppo molti lo ignorano. Io sono per una Ribera sana quindi in futuro auguro ai Riberesi di cambiare seguendo il suo esempio. Concludo dicendo ancora una volta GRAZIE a Carmelo RUSSO!”