D’Asero: “Le leggi di aiuto ai comparti in crisi sono ferme al palo”

Qualcuno spieghi al governo il significato della parola emergenza!”

«I comparti produttivi della Sicilia agonizzano. Il governo blocca qualunque azione a loro favore; forse perché non conosce il significato del termine emergenza?!» dice il vicepresidente della commissione Bilancio all’Ars, Nino D’Asero.

«Sottolineo ancora una volta – riprende il deputato catanese del Pdl – che non sono le norme a mancare, poiché l’Ars ha già approvato leggi sostanziali per l’aiuto ai comparti e per il loro rilancio. A venir meno al proprio dovere è sempre il governo con il suo apparato. La lr 25 del 2011 ha stabilito i termini per il credito di esercizio per l’agricoltura e per il ritiro degli agrumi. La stessa legge, nel suo articolo 28, ci dice che “L’assessore regionale per le risorse agricole e alimentari è autorizzato a concedere alle imprese del settore della pesca un contributo per la copertura delle spese sostenute per il consumo del gasolio nell’attività di pesca e di acquacoltura, come si evince dal libretto carburante”.
Dopo mesi dall’approvazione di norme di risposta all’emergenza, gli uffici regionali non hanno mosso un dito per la loro attuazione. Ma si vogliono prendere in giro agricoltori, pescatori e tutte le altre categorie produttive o di supporto? E, con essi, tutti i siciliani? E denuncio che è ferma ai blocchi, fra le tante, un’altra legge regionale di aiuto, la numero 23, approvata addirittura nel 2008».
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Del resto – stigmatizza D’Asero – cosa ci si può aspettare da una Regione la quale, tanto per fare un esempio sintomatico, ci comunica che la Sovrintendenza ai Beni Culturali di Catania tiene aperti i propri uffici per un giorno alla settimana? Cos’è: cogli l’attimo?! Comunque, attenzione: è un virus che ha già attaccato molti altri uffici regionali…».

«Come dare dimostrazione di buona fede e di reale impegno ai siciliani? – conclude Nino D’Asero – L’antipolitica si combatte esclusivamente con le risposte fattive. La crisi economica soltanto con la buona politica, dalla parte della gente. E, quelle del governo ribaltonista di Lombardo, non sono dimostrazioni né di risposte efficaci né di buona politica».

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