Il sindaco Calogero Messana ha firmato una nuova ordinanza sulla raccolta differenziata “porta a porta” e revocato quella del 31 gennaio. Il contenuto dell’ordinanza è rimasto inalterato. Non sono cambiate le modalità di attuazione, ne il calendario e le sanzioni per i trasgressori. La novità però sta nel linguaggio utilizzato. Il testo infatti è stato riscritto per adeguarlo alla normativa sulla semplificazione del linguaggio amministrativo. Per renderlo più comprensibile e fruibile da tutti i cittadini.
«Il 71% della popolazione – ha dichiarato il linguista Tullio De Mauro – si trova al di sotto del livello minimo di lettura e comprensione di un testo scritto in italiano di media difficoltà”. Quasi il 40% è a forte rischio analfabetismo. La Pubblica Amministrazione produce ogni giorno leggi, regolamenti, atti, lettere, comunicati, dichiarazioni. Quasi sempre sono testi scritti in “burocratese”. Un linguaggio complesso, arcaico e autoreferenziale. Leggere e comprendere questi testi è impossibile da chi ha un livello d’istruzione più bassa. Il che vuol dire negare loro l’accesso alle decisioni della pubblica amministrazione. Decisioni che spesso li possono interessarli direttamente. Cosa si può fare? Il rimedio è scrivere in “plan language”, il linguaggio della semplificazione amministrativa, così come suggerito da ben due direttive ministeriali.
«E’ per questo motivo – ha detto il sindaco Calogero Messana – che ho accettato la proposta e ho firmato la nuova ordinanza. Sono soddisfatto. Il risultato balza subito agli occhi. Ora il testo è più semplice, chiaro e accessibile. Bisogna considerare la complessità della materia ambientale».
«L’ordinanza è stata riscritta – ha detto l’assessore ai Lavori pubblici e all’Ambiente Gianfilippo Bancheri – dal responsabile dell’Ufficio relazioni con il pubblico, Giovanni Proietto, che ha proposto il nuovo provvedimento dopo aver riscontrato nel testo precedente un certo grado di “burocratese”. L’iniziativa ci fa fare un passo in avanti sotto il profilo della trasparenza degli atti pubblici. Un linguaggio amministrativo più semplice riduce infatti la discriminazione tra i cittadini basata sul grado di istruzione. Che io sappia è la prima volta che in Sicilia un’ordinanza venga scritta con questo linguaggio».
Per la revisione del testo è stata posta molta attenzione alle parole. Si è fatto molto uso del vocabolario di base della lingua italiana di Tullio De Mauro che contiene i termini più usati e maggiormente comprensibili da tutti.
Sono state eliminate i termini burocratici. Utilizzate frasi e parole più corte. Molta attenzione è stata posta sulla sintassi. Sono state usate le informazioni essenziali per la sua immediata comprensione. Le informazioni di natura strettamente tecnica sono state inserite, in due allegati. Anche la struttura dell’atto è stata modificata. Per cui la decisione del sindaco precede la motivazione mentre i riferimenti normativi sono stati messi per ultimi.
«Mi sono formato con il “burocratese – ha detto da parte sua il dirigente dell’Ufficio tecnico comunale, Calogero La Verde. – Tuttavia riconosco che un linguaggio chiaro semplifica i rapporti con i cittadini e produce risultati più vantaggiosi e rapporti più sereni. Ecco perchè ho accettato, da pioniere nel Palazzo, di condividere in toto questa iniziativa promossa dall’Urp. Si tratta sicuramente di un cambio di rotta culturale. Credo che indietro non si possa più tornare».
La nuova ordinanza è stata sottoposta a diversi test prima della firma. Tra questi quello di leggibilità con la formula di Gulpease. L’indice di Gulpease è stato realizzato nel 1988 nell’ambito delle ricerche del GULP (Gruppo Universitario Linguistico Pedagogico) presso il Seminario di Scienze dell’Educazione dell’Università di Roma, con la supervisione di Maria Corda Costa e Tullio De Mauro e in collaborazione con l’IBM Italia. Esso è il primo indice di leggibilità tarato sulla lingua italiana e ha il vantaggio di calcolare la lunghezza delle parole in lettere, anziché in sillabe.