E’ solo grazie all’impegno del Consiglio di Amministrazione dell’Ato idrico ed alla responsabilità dei suoi dirigenti, se oggi abbiamo ottenuto questo contributo da parte del CIPE. Si tratta di somme “liberate” che derivano da progetti non presentati da altri Enti ed utilizzati per interventi nel settore fognario/depurativo . I Tecnici dell’Ato con grande professionalità hanno stimolato i Sindaci che non avevano presentato i progetti, successivamente definiti grazie alla sollecitazione dei nostri funzionari.”
Lo ha dichiarato il Presidente dell’Ato Idrico, Eugenio D’Orsi, a margine della conferenza stampa di venerdì 4 maggio convocata per chiarire la “paternità” dei fondi CIPE per investimenti nel settore fognario/depurativo.
Il capo dell’Amministrazione ha precisato qual’ è stato l’iter procedurale che ha portato alla definizione ed al finanziamento degli interventi necessari al superamento dell’infrazione comunitaria nel settore fognario/depurativo per la provincia di Agrigento.
Iter avviato nel giugno 2010 con primi incontri dell’ATO con la struttura del Commissario delegato per l’emergenza bonifiche e la tutela delle acque in Sicilia con riferimento alle problematiche nel settore fognario / depurativo.
Successivamente sono seguiti diversi incontri con la struttura del Dipartimento delle acque dell’Assessorato Regionale Rifiuti ed Acque per l’individuazione degli interventi necessari per il superamento dell’infrazione comunitaria nel settore fognario / depurativo con particolare riferimento ai comuni della fascia costiera.
A seguito di questi incontri è stata predisposta l’istruttoria tecnica degli interventi individuati e conseguente predisposizione del Piano degli Investimenti finalizzato al superamento dell’infrazione comunitaria nel settore fognario / depurativo (2004/2034).
Nel luglio 2010 la struttura Commissariale alla presenza dei tecnici dell’ATO e del gestore accertava la validazione dei dati relativa agli impianti di depurazione e delle reti fognarie necessarie alla sottoscrizione dell’APQ.
Conseguentemente la struttura Commissariale condivideva il programma degli investimenti proposto dall’ATO; il Programma veniva dunque adottato dal C di A dell’ATO nella seduta del 4 agosto 2010 e quindi trasmesso all’Assemblea dei Sindaci per la definitiva approvazione.
L’Assemblea regolarmente convocata più volte (13.08.2010 – 04.11.2010 – 14.02.2011 – 18.07.2011 e 30.11.2011) non raggiungeva il quorum necessario all’approvazione del Piano degli Investimenti.
Successivamente, su proposta del Consiglio di Amministrazione dell’ATO, il Dipartimento Regionale procedeva alla nomina di un Commissario ad acta, che in data 06.12.2011 provvedeva all’approvazione del Piano degli Investimenti.
Tale strumento era indispensabile per consentire al Ministero dello Sviluppo Economico – Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica di redigere il Piano di lavoro per l’attività istruttoria degli interventi legati a procedure di infrazione comunitaria in materia ambientale sulla base del cronoprogramma comunicato il 31.01.2012
Il Ministero, attraverso la propria struttura (UVER), effettuava (febbraio 2012) il programma delle attività in loco alla presenza dei rappresentanti del Dipartimento Regionale Acque e dei referenti del soggetto attuatore e dell’ATO.
Ultimate queste attività, il Ministero ha proposto al CIPE l’elenco degli interventi ritenuti indispensabili al superamento dell’infrazione comunitaria nel settore fognario / depurativo (2004/2034), condividendo la proposta del C.d. A. dell’ATO di Agrigento.