Sulla costa della Sicilia affacciata sull’Africa, nella parte centro-occidentale della provincia di Agrigento, si celano – più che mostrarsi – le Terre Sicane, un territorio- scrigno che proprio grazie alla posizione defilata rispetto alle grandi rotte del turismo è riuscito a custodire tesori insospettabili e incorrotti. Un patrimonio da consegnare alle generazioni future, testimonianza di rispetto per la natura e per le radici dell’identità attuale.
Nel cuore di queste Terre sorgono Menfi, Sciacca, Santa Margherita di Belìce, Montevago, Sambuca di Sicilia, Ribera, Burgio, Villafranca, Caltabellotta, Cattolica Eraclea, Contessa Entellina e tanti altri paesi e borghi. Centri che vantano ciascuno la propria peculiarità, ma legati tutti nell’identità unica di un solo territorio. Tutti sono stati attraversati dalle stesse vicende storiche, sono ricchi delle medesime tradizioni, sono immersi nel medesimo paesaggio delimitato dai fiumi Belice, Verdura e Platani. Un panorama vasto, dove lo sguardo può finalmente spaziare lontano, lungo le pianure fino alle colline dal profilo dolce, agli altopiani regolari, ai massicci montuosi del Monte Genuardo, del Pizzo di Caltabellotta, del Monte Cammarata.
Così, Giuseppe Tomasi di Lampedusa che in questi luoghi visse, ne “Il Gattopardo”: “Qui riappare l’aspetto della vera Sicilia, quello nei cui riguardi città barocche e aranceti non sono che fronzoli trascurabili”.
Terre che vivono di agricoltura armonica e sostenibile, dispensatrice di frutti di grande qualità. Qui la natura è stata benigna perché è una terra mesopotama con un microclima straordinariamente propizio. L’uomo ha fatto il resto costruendo sistemi di irrigazione e affinando le qualità di coltivatore e allevatore. Il risultato è un paniere di prodotti tipici di grande qualità con al centro il vino, protagonista indiscusso di un viaggio che inebria e permane nel ricordo di chi l’ha vissuto. Accanto, l’arancia di Ribera DOP, la vastedda del Belice DOP, l’olio extravergine d’oliva Val Di Mazara DOP, la fragolina di Ribera, il ficodindia di S. Margherita di Belìce, i carciofi, meloni d’inverno, le conserve di frutta e ortaggi.
Negli ultimi tempi, questo territorio si sta impegnando nella valorizzazione dei propri prodotti in stretto rapporto con le tradizioni e la cultura locale. Prodotti enogastronomici, ma che sanno funzionare da comunicatori, capaci come sono di informare, emozionare, trasmettere cultura e valori.
Accanto alla capacità di comunicare con il forestiero, quella, importantissima, di generare valore nel territorio di provenienza.
Un’operazione ben avviata, visto che la situazione attuale è l’emergenza di un turismo di qualità, lento e raffinato, attratto sia dal cibo sia da un paesaggio unico e irripetibile, soprattutto perché ancora incontaminato dalla follia umana.
Tutto queste sono le Terre Sicane, magnifiche e pronte ad accogliere con la vera ospitalità siciliana – quella priva di malizia, non corrotta dal turismo di massa – tutti i visitatori che hanno deciso di meritarle.
La Regione Siciliana Assessorato delle Risorse Agricole e Alimentari – Soat di Menfi e Sciacca, nell’ambito del Piano di Sviluppo Rurale 2007/2013 misura 331 ha organizzato un Educational Tour nelle “Terre Sicane”.
Dal 22 al 24 giugno qualificati giornalisti internazionali di enogastronomia visiteranno il territorio delle Terre Sicane.
Da Caltabellotta, con il suo incantevole paesaggio olivicolo, sede durante il periodo natalizio di un presepe vivente e di diverse attività di artigianato tradizionale e di aziende agroalimentari, a Burgio, famosa per le ceramiche, il museo delle mummie e la fonderia storica di campane.
La seconda giornata sarà dedicata alle Terre del Gattopardo, con la visita del museo della memoria e del Parco del Gattopardo di S. Margherita di Belice. Pio si seguirà l’itinerario “Iter vitis” con la visita dell’azienda Planeta, si assisterà alla preparazione del dolce “Minni di Virgini” in un azienda specializzata. Infine, a Sambuca di Sicilia con la visita della Pinacoteca di Gianbecchina, il museo antiquarium, il museo etnoantropologico, il Palazzo Panitteri, sede della Strada del vino Terre Sicane.
Il Tour delle Torri è il tema dell’ultima giornata, da Torre Salsa, al sito archeologico di Eraclea Minoa, alle meravigliose spiagge della Riserva orientata della foce del fiume Platani, a Torre Verdura, sede del Verdura Golf & SPA Resort. Si proseguirà per la Torre di Porto Palo e del Lido Fiori, con spiagge pluripremiate con la Bandiera Blu.
Nel corso del tour sono previste degustazioni guidate di prodotti tipici e vini del territorio e la partecipazione ai laboratori e ai wine tasting inseriti nell’ambito della manifestazione Inycon.
L’iniziativa pertanto risponde all’esigenza di far conoscere e promuovere in maniera coordinata non soltanto la tradizione enogastronomica, ma anche l’artigianato, la cultura, la storia, il paesaggio e l’offerta turistica delle Terre Sicane, offrendo al territorio e alle piccole imprese che vi operano una maggiore visibilità, creando anche le condizioni per arginare lo spopolamento e mantenere la vitalità delle aree rurali.