Festa di Halloween a Ribera: Millefiori dice no, El 3Mendo la trova innocua

La festa di Halloween da alcuni anni è sentita anche a Ribera più come una trovata consumistica che non vissuta come reale conoscenza della tradizione da cui origina, trovando l’opposizione della chiesa locale e di alcuni parroci che ne sottolineano una presunta origine satanica. A Ribera da qualche anno si festeggia, avendo scarso successo, sicuramente per il fatto che è molto lontana dalle nostre tradizioni e che origina dal demonio, almeno secondo alcuni interpreti dell’ortodossia cattolica. Sono soprattutto i bambini e i ragazzi che andando in giro per le strade cittadine, travestiti da streghe, mostri e chi più ne ha più ne metta, si divertono a fare dolcetto o scherzetto.
Abbiamo chiesto un parere riguardo la festa di Halloween a due riberesi, Francesco Millefiori, conduttore del programma radiofonico Rock Orange Time su Radio Torre Ribera, che ne ha un’opinione sfavorevole, e ad Antonio Vinti, cantante rapper di musica latina house conosciuto come EL 3MENDO, che invece non ha nulla in contrario a questa festa.

Come mai sei contrario ad Halloween?
milleFranco Millefiori: “Sono sfavorevole a tutto ciò che non appartiene alla cultura di un popolo, mi sa di forzato e di falso, come di una brutta e volgare imitazione di un evento di cui non sappiamo riconoscere l’animus. Per esempio sarei anche contrario, se fossi in Inghilterra, a fare l’incontro di Pasqua a Piccadilly Circus.”

Pensi che le tue motivazioni siano valide anche per i bambini che la vivono come un gioco? “Soprattutto, poiché non facciamo altro che trasmettere ai nostri figli valori e giochi che non ci appartengono. In questo modo non entreranno mai nello spirito di Halloween, ne capiranno mai cosa comporta la commemorazione dei defunti.”

Pensi che la commemorazione dei defunti sia una festa ancora sentita oggi? “Come si possono commemorare dei defunti con una festa? Posso capire e comprendere le tradizioni popolari che legano questi giorni ad una fiera, ma per quanto mi riguarda non credo che questi siano giorni da dedicare al divertimento.”

Potresti proporre una valida alternativa per festeggiare la notte di Ognissanti? “Qui non vorrei ripetermi, ma non penso minimamente a festeggiare il giorno degli Ognissanti. Non si è mai fatto, non vedo i motivi per cui si dovrebbe adesso Non siamo obbligati a scimmiottare le feste anglosassoni.”

Pensi che festeggiare o meno Halloween sia una cosa indipendente dall’avere una salda fede cattolica?
“Avere una salda fece cattolica? Se avessimo fede come un granello di senape, diremmo a questa montagna gettati in mare, ed essa ci obbedirebbe. Lasciamo la Fede per cose più serie. La festa di Halloween, ma anche la commemorazione dei defunti poco hanno da spartire con la Fede. Fin dai tempi più remoti l’uomo ha sentito il bisogno di relazionarsi con la morte e con i suoi defunti. La fede è altro. Pensa che io non vado nemmeno al cimitero, faccio come i giapponesi: per quel giorno accendo dei ceri e metto dei fiori davanti le foto dei miei genitori, la mia Fede mi fa aggiungere l’Eterno Riposo.”

Cosa pensi della sua aura… demoniaca? “Non sottolineerei questo aspetto. Come un po’ tutte le feste dove c’è il travestimento, la maschera, l’essere altro, vedi per esempio il Carnevale o le antiche feste dionisiache, hanno da sempre dato adito a credere alla presenza dell’Ingannatore per eccellenza. Io penso che siano tutte stupidaggini, pur dando credibilità all’esistenza del Maligno, ma anche per lui vale: lasciamolo in pace poiché anche lui è una persona seria!”

vintiAntonio Vinti, invece, non è affatto contrario alla festa di Halloween. Ecco cosa ha risposto alle nostre domande.
Come mai sei favorevole ad Halloween?
“Sono favorevole perché credo che ogni tipo di festeggiamento (senza cadere nella trappola dell’esagerazione), rende positive le persone e si crea un atmosfera magica intorno alla popolazione. In Italia, festa fortemente voluta da chi con questa festa trae benefici economici, a partire dai dolcetti a forma di zucca (pasticceri) ai locali notturni con i party a tema horror. Oggi come oggi tutto fa brodo pur di far respirare un po’ di commercianti e giovani disoccupati.”
La chiesa è contraria: cosa ne pensi a proposito? “Chi è cattolico, credente e praticante, non si fa condizionare dalle feste in maschera, può e deve divertirsi come tutti. A mio parere la chiesa non dovrebbe imporre un comportamento.”
Pensi che questa festa possa rovinare veramente le nostre tradizioni? “Le tradizioni si portano avanti di generazione in generazione, come non tutti amano festeggiare Halloween.”
Riguardo le nuove generazioni, pensi che i bambini facendo scherzetto o dolcetto siano influenzati negativamente? “Cosa può influenzare i bambini con dolcetto scherzetto? I bambini hanno sempre avuto il loro mondo fantastico, nei sogni, tra i giochi, con gli amici e i mostri fanno parte della loro immaginazione come le fatine e i fantastici 4.
Un mio ricordo personale mi riporta bambino e ricordo che ho sempre giocato con personaggi più o meno inquietanti, come me molti altri miei compagni e non. Ovvio che dipende dall’insegnamento dei propri genitori, importante spiegare nei dettagli il motivo della festa.”
Cosa pensi della sua aura… demoniaca? “Tra gli umani esistono facce pulite come Angeli, esteticamente pure e mostruosamente maligne dentro. Compiono atti di violenza, uccidendo persone e distruggendo il mondo intero ogni santo giorno.. Ecco, la loro aura a me fa paura e non le maschere di una festa quasi fantasma per noi italiani.”

Sulla festa di Halloween.
halloL’origine della festa è celtica e pagana: i celti nella notte del 31 dicembre festeggiavano Shamain ovvero il dio della morte e l’inizio di tutto ciò che è cold, dark e dead, cioè freddo, nero e morto. Secondo il calendario della streghe, Halloween rappresenta il capodanno. La festa con l’andar del tempo si arricchì sempre più di simboli macabri e nefasti. Nella antica Inghilterra alcuni stregoni proprio nella notte di Halloween si racconta che andassero a bussare di casa in casa facendosi dare dei soldi, pena la maledizione che in caso di rifiuto sarebbe discesa sui loro abitanti. Da qui il detto dolcetto o scherzetto che dicono i bambini in questa ricorrenza. Oppure la legenda del cavaliere senza testa Jack O’Lantern che girerebbe senza meta la notte del 31 ottobre cercando vittime, da cui origina la tradizione di tenerlo lontano dalle case esponendo fuori delle zucche intagliate a forma di teschio con espressioni minacciose.
La festa poi è stata adottata negli Stati Uniti che ne hanno fatto un culto e una delle feste più importanti dell’anno alla quale dedicano parate e celebrazioni a tema horror e macabro. In molte zone d’Italia la festa dell’horror ha preso piede molto bene come a Corigliano, dove le maschere e le manifestazioni sono così accurate da diventare la città di Halloween italiana.

Mirella Ciliberto

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