Filippo Tavormina brucia il record storico agrigentino sui 1.500, terzo al “Mennea Day”

tavormina

Filippo Tavormina brucia  il record storico agrigentino sui 1.500, che resisteva da quasi 35 anni, ritoccandolo di quattro decimi.
Sulla pista di Alcamo, in occasione del “Mennea Day”, manifestazione sportiva in onore del grande ex primatista mondiale dei 200 metri scomparso lo scorso anno, il cronometro si ferma a 3’58”89. Il diciottenne Filippo, giovane promessa del mezzofondo agrigentino, tesserato per la Pol. Athlon Ribera, stabilisce non soltanto il suo primato personale ma soprattutto il record provinciale assoluto, un record storico fissato nei primissimi anni ’80 dal saccense Vincenzo Catania con 3’59”3.

Tavormina ha chiuso la sua gara al terzo posto dietro i due tunisini naturalizzati Aza e Osama Zoghlami del Cus Palermo, appena fuori portata per l’allievo seguito dal presidente Athlon Totò Giardina. Tavormina con questa prestazione si colloca al tredicesimo posto nelle liste italiane stagionali di specialità (settimo tra i nati nel ’96), in costante progresso nell’attuale stagione grazie al duro lavoro e ai sacrifici sostenuti dal ragazzo e da quanti lo seguono: quinto posto ai campionati italiani juniores nei 3.000 metri e i limiti personali abbondantemente ritoccati nel tris di gare a lui più congeniale (800, 1500 e 3.000 siepi). Obiettivo sui 3.000 metri è un risultato vicino agli 8 minuti e 40”.

“I risultati ottenuti dal ragazzo non nascono dal caso, perché in atletica leggera niente s’improvvisa” – dice il Presidente dell’Athlon Ribera Salvatore Giardina, artefice dei progressi del ragazzo, che lo accompagna in giro per l’Italia per gareggiare e nella vicina Sciacca per gli allenamenti su pista, dato che a Ribera l’impianto sportivo di Spataro è finora privo di pista omologata.

Il risultato ottenuto da Filippo Tavormina – spiega Giardina – è frutto di un blocco speciale di lavoro in altura al Sestriere, dal 31 luglio al 23 agosto, dove l’atleta si è allenato duramente. Per l’organizzazione di questo raduno, fatto di sacrifici da parte del ragazzo, della famiglia e di quanti, come me, lo seguono pur nell’indifferenza di qualche istituzione locale, è stata decisiva la federazione di atletica leggera siciliana che ha selezionato i primi dieci della graduatoria regionale.
Il lavoro fatto in altura serve appunto per avere maggiore spinta quando si gareggia in pianura, nessun risultato sarebbe tuttavia possibile senza riconoscere l’impegno e la serietà del ragazzo, che si allena duramente tutto l’anno, 7 giorni a settimana.

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.