Furti di rame, carabinieri arrestano cinque palermitani

Nella nottata di mercoledì 30 aprile 2014  i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Sciacca e della Stazione di Sambuca di Sicilia, nell’ambito di mirati servizi di controllo del territorio disposti al fine di contrastare i fenomeni criminosi ed in particolare quelli predatori in danno delle infrastrutture destinate all’erogazione di energia elettrica e delle telecomunicazioni, hanno arrestato cinque malviventi originari di Palermo, con l’accusa di furto di un voluminoso trasformatore trifase ENEL asportato da una cabina elettrica sita in contrada Curcio nel Comune di Villafranca Sicula (AG).

furto rame
La cabina elettrica depredata dai cinque arrestati

I malfattori, identificati in Pietro CALVARUSO di anni 52, Gaetano CALVARUSO di anni 21, Stefano CALVARUSO di anni 26, Pietro QUARTARARO di anni 35 e Vincenzo TINNIRELLO di anni 31, tutti residenti nel capoluogo siciliano, dopo aver scardinato la porta della cabina elettrica, erano riusciti a strappare, usando una grossa cinghia assicurata ad un camion, un intero trasformatore trifase di peso complessivo superiore a 1.200 chilogrammi, 4 fruste di rame e un quadretto di bassa tensione con due interruttori BT, provocando consistenti danni alle strutture e agli impianti, per un valore complessivo superiore a 20.000 Euro.

L’intervento coordinato dei due predetti reparti della Compagnia di Sciacca è stato attivato dal Comandate della Stazione sambucese che accortosi di movimenti di mezzi e soggetti sospetti ha messo in moto l’intero dispositivo chiedendo l’intervento del Nucleo Operativo e Radiomobile.
Infatti, durante la fuga verso Palermo i malviventi sono stati sorpresi dai militari dell’Arma sulla SS115 all’altezza della città termale dove, perquisiti, sono stati trovati in possesso di tutti i macchinari asportati durante la notte e di un braccio meccanico, parte integrante del camion, idoneo al sollevamento di pesi superiori alla tonnellata.
Anche grazie all’immediata collaborazione della squadra di pronto intervento della società ENEL distribuzione, è stato possibile risalire in poco tempo alla cabina elettrica devastata dalla violenta azione criminale e trovare le tracce riconducibili ai malviventi.
Tutta la refurtiva è stata acquisita e riconsegnata ai funzionari di turno della società Enel.
Gli arrestati che, su disposizione della Procura della Repubblica di Sciacca sono stati condotti alle rispettive abitazioni in regime di arresti domiciliari, dovranno ora rispondere di concorso in furto pluriaggravato e danneggiamento, in relazione anche alla recente previsione dell’art.8 del D.L. 14-8-2013 n. 93 che inasprisce ulteriormente le pene al fine di contrastare il crescente fenomeno dei furti in danno di infrastrutture energetiche e di comunicazione.

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