“Geometria dell’abitudine” di Eleonora Fisco

Copertina Geometria dell'abitudineSabato 25 maggio, presso l’Atrio Superiore del Palazzo Comunale di Sciacca, è stato presentato il racconto di Eleonora Fisco intitolato “Geometria dell’Abitudine”. La manifestazione culturale è stata organizzata dal Rotary Club di Sciacca, presieduto da Gianni Borsellino, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura e la Biblioteca Comunale di Sciacca.

“Geometria dell’abitudine” è una narrazione a incastro che affronta il tema del disagio giovanile. Si susseguono, all’interno del racconto breve, una serie di flashback sui problemi di ogni giorno di una ragazzina quindicenne, che si aprono sulla dimensione più profonda dell’adolescenza, affacciandosi su un disagio impossibile da comunicare. La cornice del racconto consiste in un tentativo di dialogo tra un padre e sua figlia, e si instaura su una domanda semplice: su un banale “come va”.

È così che i ricordi fanno emergere una solitudine nascosta, un senso di incomprensione delle proprie esigenze, una tristezza che logora la mente come un tarlo. Questo racconto è una finestra aperta sui fantasmi e le ombre della famiglia – talvolta assente, altre opprimente – sulla sensazione della colpa, sulla ricerca di una felicità che sembra esigere un prezzo troppo alto da pagare.
Infine è la denuncia di una prigionia, è la volontà di liberarsi da quelle sbarre, da quella geometria dell’abitudine che ci rinchiude in una dimensione forzatamente monocroma, sempre uguale.

Nota sull’autrice Eleonora Fisco

Eleonora Fisco 1Tutto è iniziato con il mito di J. K Rowling: in prima media Eleonora Fisco scrive il suo primo racconto usando il personaggio di Harry Potter per inventare uno stravagante giro turistico del maghetto nella sua città.
Il protagonista è alle prese con le teste incantate di Filippo Bentivegna e un misterioso corallo magico legato al caso di Sciacca. La sua passione prosegue sulla scia dei fantasy con le saghe di Licia Troisi e Christopher Paolini. A dodici anni segue un corso di scrittura creativa tenuto dalla professoressa Rossana Puccio, a Sciacca, tra professori di lettere e altri aspiranti scrittori – il più piccolo, dopo di lei, aveva diciannove anni.

Dopo essersi dedicata a letture più impegnative, al Salone del Libro di Torino del 2010 e del 2011 incontra alcuni tra i suoi scrittori preferiti: Umberto Eco, Dario Fo, Erri De Luca, Alessandro Baricco. Poi segue corsi di scrittura con Michela Murgia, autrice di “Accabadora”, e Fabio Geda, autore di “Nel mare ci sono i coccodrilli”. Nell’estate 2011 segue un altro corso di scrittura tenuto dall’autrice palermitana Beatrice Agnello, durante il quale elabora il racconto breve “Porte di memoria”, posizionatosi tra i finalisti del premio Vincenzo Licata dello stesso anno.

Il 2012 è l’anno di “Geometria dell’abitudine”, il racconto breve da poco edito dal Rotary Club di Sciacca, con il quale si è posizionata tra i semifinalisti del Premio Campiello Giovani 2012. Anche lo scorso mese di aprile, Eleonora Fisco è arrivata a Verona, tra i semifinalisti del Campiello Giovani 2013, con il racconto breve “Neutra Mobilità”.

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