I Sindacati dei pensionati lanciano l’allarme: “la Sicilia rischia nuovamente di perdere i fondi europei”

Linee guida sulla programmazione dei piani di zona 2013- 2015, punto della situazione sul processo di attuazione del piano di azione Pac-Adi, ennesima richiesta al governo regionale su una legge  organica sulle politiche sociali: sono questi i temi dell’ esecutivo unitario dei sindacati dei Pensionati di Cgil, Cisl e Uil che si è svolto martedì mattina a Palermo nella sede della Cgil Sicilia, al quale hanno partecipato i segretari generali di Cisl e Uil Maurizio Bernava e Claudio Barone e la segretaria confederale Cgil Sicilia Mimma Argurio, unitamente ai segretari  generale regionali di Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil Saverio Piccione, Alfio Giulio e Antonino Toscano.

In primo piano le iniziative sul processo di attuazione dei Pac-Adi, e le relative iniziative da mettere in campo per evitare di perdere 80 milioni di fondi qualora i progetti non siano presentati all’autorità di gestione,ovvero il Ministero dell’Interno, entro il 14 dicembre 2013, oltre alla reiterata richiesta di apertura di un confronto con il governo regionale su temi di politiche sociali e sanitarie.

Nell’ambito dell’iniziativa sindacale odierna, si è inoltre convenuto sulla necessità di avviare un confronto con la presidenza dell’ANCI Sicilia al fine di individuare risorse da destinare al welfare, attraverso il coinvolgimento delle amministrazioni locali e con gli uffici della Prefettura di Palermo preposti alla gestione dei fondi a favore di anziani, soggetti non autosufficienti e infanzia.
In particolare, sul piano di azione Pac Adi, i segretari  di Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil, Saverio Piccione, Alfio Giulio e Antonino Toscano, ribadiscono “l’assoluta necessità da parte dei distretti socio-sanitari di presentare i piani di intervento; in caso contrario il rischio è di aggravare ulteriormente le carenze già in atto”.
I sindacati dei pensionati chiedono “incisività e attenzione”  oltre che al presidente della Regione, Rosario Crocetta, anche agli assessori alla Famiglia e Politiche Sociali, e alla Salute.

“Con le risorse del primo riparto – aggiungono i segretari di Spi Cgil, Fnp Cisl, e Uilp Uil – almeno quindicimila anziani in più, ultrasessantacinquenni e non autosufficienti, potrebbero beneficiare dell’assistenza domiciliare integrata”.

A tale scopo, si è deciso all’unanimità di mettere in atto iniziative di protesta e sensibilizzazione della collettività, organizzando e promuovendo sit in dinanzi alle Prefetture dei capoluoghi e alle sedi delle municipalità capofila dei distretti, in vista dello sciopero regionale che gli stessi sindacati indiranno laddove le richieste dovessero rimanere inascoltate.

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