Iacolino: “aggiornare pianta organica e ridurre le lacune del Tribunale di Agrigento”.

“La crisi di investimenti ed occupazionale in Sicilia è in qualche misura imputabile ad una giustizia spesso tardiva e quindi inefficace. Serve un rafforzamento delle misure legislative disposte che tenga conto che alcuni territori – qualificati come disagiati – richiedono un atteggiamento solidale e concreto sia a livello di Ministero di Giustizia che di Consiglio Superiore della Magistratura”.

Lo afferma l’europarlamentare e Vicepresidente della Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni del Parlamento europeo, Salvatore Iacolino intervenendo all’incontro promosso ieri dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Agrigento sulle carenze in organico negli Uffici Giudiziari del Tribunale di Agrigento.

“Confidiamo che la revisione della pianta organica della provincia di Agrigento sia disposta dal Ministero di Giustizia tenendo conto del forte radicamento del crimine organizzato nei nostri territori – insieme alla presenza di reati transnazionali che afferiscono alla gestione dei flussi migratori irregolari – per garantire risposta ad una esigenza di giustizia rapida ed efficiente che riguarda le comunità ove insistono i tribunali cosiddetti periferici.

Non basta lo spirito di sacrificio e la generosa disponibilità di magistrati e del personale di supporto se il Consiglio Superiore della Magistratura non consentirà una gestione più flessibile e razionale delle risorse umane a livello di Distretto Giudiziario (Corte d’Appello) e se il Ministero di Giustizia, infine, non attribuirà risorse economiche e finanziarie idonee a garantire l’efficace amministrazione della giustizia in un contesto di crescente complessità”.

“Farò la mia parte – conclude Iacolino – per svolgere un’azione coordinata con gli Uffici Giudiziari nelle predette e competenti sedi al fine di ridurre le lacune in organico ed anticipare l’assegnazione dei nuovi magistrati al momento prevista soltanto febbraio 2014”.

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