Al consiglio comunale di ieri sera, nell’aula consiliare “Leonardo Frenna”, sono stati scongiurati i temuti aumenti delle aliquote Tasi e Imu sui terreni agricoli. Solo la Tari, la tassa sul servizio di raccolta rifiuti solidi urbani, è stata approvata dai consiglieri di maggioranza, sebbene rimodulata in base al parametro dei componenti effettivi del nucleo familiare più che sul numero di metri quadri. E’ stato infatti approvato il punto relativo: “approvazione piano finanziario, tariffe e rate della componente Tari (tributo servizio rifiuti) per l’anno 2015”.
I consiglieri di “minoranza” o di opposizione, tra cui Benedetto Vassallo, hanno contestato le modalità anomale di proposta dell’aumento Tari in quanto, senza il bilancio e il piano economico finanziario approvati, non è chiaro cosa andranno a coprire i circa 35 mila euro in più di gettito derivanti dalla rimodulazione dei suoi criteri di calcolo.
Le proposte di rivedere al rialzo le aliquote Imu sui terreni agricoli e la Tasi (Tributo Servizi Indivisibili) sono state invece bocciate dall’intero consiglio, con la motivazione che la proposta di aumenti era partita dagli uffici, non già dagli amministratori.
Ad approvare il quarto punto, che riguardava un grosso debito fuori bilancio, soltanto i consiglieri di maggioranza mentre quelli di minoranza abbandonavano l’aula. Il punto approvato riguardava la “Proposta ai sensi dell’art. 194 lett. a) del D.Lgs 267/2000 di riconoscimento della legittimità del debito fuori bilancio di € 536.295,77 per indennità di occupazione temporanea e di espropriazione del fondo ubicato in c.da Donna Vanna, in esecuzione sentenza 589 del 03/03/2014 della I sezione civile della Corte di Appello di Palermo nella causa intentata da Barberis Luisella e Mazzotta Giuseppe contro il Comune di Ribera”.
Il quinto punto “Dibattito politico su rilascio concessioni di telefonia mobile all’interno del centro abitato” è stato rinviato a data da destinarsi, su richiesta del consigliere Nicola Inglese.
