Il ritorno all’acqua pubblica verrà concordato con i sindaci. Sui rifiuti, i comuni potranno approvare gli ARO

Il sindaco di Partinico Salvo Lo Biundo fa il punto dopo l’incontro di ieri con l’assessore regionale Marino su acqua e rifiuti.
La riforma per disciplinare il ritorno della gestione idrica ai comuni terrà conto del periodo di transizione e verrà concordata con i sindaci. Mentre sui rifiuti le amministrazioni potranno procedere all’approvazione degli ARO (Ambiti di Raccolta Ottimale) anche senza la costituzione formale delle SRR.
E’ questo l’esito dell’incontro di ieri, venerdì 15 novembre, tra l’assessore regionale all’Energia Nicolò Marino, l’Anci Sicilia e una rappresentanza dei sindaci siciliani.

“Ci siamo confrontati con l’assessore regionale per concordare un percorso chiaro per i sindaci dell’isola sulle due transizioni che riguardano la nuova legge sui rifiuti ed il ritorno ai comuni della gestione idrica – afferma il sindaco di Partinico Salvo Lo Biundo, presente al tavolo di ieri. Tra le ipotesi la possibilità per i comuni di approvare gli Aro per la gestione dei rifiuti anche senza la costituzione formale delle SRR che una volta istituite, a loro volta prenderanno atto dei vari sub ambiti e provvederanno nel caso sia necessario ad apportare eventuali modifiche. Anche sull’acqua le ipotesi avanzate prevederebbero la suddivisione delle reti idriche nel territorio siciliano in ambiti – conclude il sindaco Lo Biundo. Inoltre abbiamo chiesto che nella riforma per il ritorno all’acqua pubblica sia presente un riferimento al periodo di transizione, per dare degli strumenti concreti ai comuni”.

Domani a mezzogiorno i sindaci dell’Ato idrico della provincia di Palermo si incontreranno a Palazzo Comitini per discutere sulla possibilità di creare una società di scopo per tutelare nell’immediato i lavoratori e la continuità del servizio da parte di APS (Acque Potabili Siciliane), la società privata responsabile della gestione del servizio che ha chiuso i battenti nei giorni scorsi.

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