Il Tar dà torto alla regione siciliana: va riesaminata la graduatoria delle misure di sostegno alla rete ecologica siciliana

Con decreto assessoriale del 2011 l’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente indivuduava i comuni della Rete Ecologica Siciliana tra i quali veniva ricompreso il Comune di Menfi. Con successivo decreto del 2012 il medesimo Assessorato, allo scopo di attuare le misure di sostegno alla predetta rete ecologica siciliana pubblicava un bando finalizzato alla promozione dello sviluppo imprenditoriale orientato alla valorizzazione della fruizione turistica nei territori comunali della suddetta rete ecologica siciliana.

Il dr. R.P. di 58 anni, proprietario di un fondo agricolo in contrada Finocchio nel territorio del comune di Menfi, aveva presentato domanda di partecipazione al suddetto bando; l’intervento proposto consisteva nella ristrutturazione edilizia di un fabbricato rurale ubicato nel fondo agricolo al fine di realizzare una struttura destinata al turismo rurale dotata di sei camere per complessivi dodici posti letto. Ma la commissione esaminatrice decurtava il punteggio di due punti con conseguente collocazione non utile in graduatoria del progetto presentato dal proprietario del fondo agricolo in Menfi; da ciò la determinazione di quest’ultimo di proporre un ricorso davanti al Tar Sicilia, con il patrocinio degli avvocati Girolamo Rubino e Valentina Blunda, contro l’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente per l’annullamento, previa sospensione, della graduatoria definitiva nella parte in cui la commissione aveva negato alla ditta ricorrente l’attribuzione di due punti, con conseguente collocazione in posizione non utile in graduatoria. In particolare gli avvocati Rubino e Blunda hanno censurato il provvedimento impugnato sotto il profilo dell’eccesso di potere per carenza di motivazione, non avendo la commissine esaminatrice esplicitato le ragioni della decurtazione del punteggio in danno della ditta ricorrente. Si è cosituito in giudizio l’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente, con il patrocinio dell’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Palermo, per chiedere il rigetto del ricorso, previa reiezione della rihcesta cautelare.

Il Tar Sicilia, Palermo, Sez. 3, Presidente e relatore il Dr. Nicolò Monteleone, ritenendo fondate le censure formulate dagli avvocati Rubino e Blunda, ha accolto la richiesta cautelare avanzata dai difensori, ordinando all’Assessorato di riesaminare la graduatoria impugnata, alla luce dei motivi di ricorso. Pertanto, laddove in esito al riesame la commissione attribuirà i due punti contestati alla ditta ricorrente potrà essere realizzata nella contrada Finocchio del comune di Menfi una struttura destinata al turismo rurale dotata di sei camere per complessivi dodici posti letto.

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