Si è svolta stamattina, lunedì 14 novembre, l’inaugurazione dell’anno scolastico dell’Istituto Comprensivo ad indirizzo musicale “F. Crispi” di Ribera presso i locali della palestra di via Mosca. Assente, per cause di forza maggiore, la dirigente scolastica prof.ssa Mariangela Croce, che ha comunque fatto sentire la propria presenza con una lettera che qui pubblichiamo.
Momenti di riflessione, entusiasmo e di grande partecipazione del personale educativo e di tutti gli studenti convenuti in una palestra di via Mosca stracolma. Ampio spazio è stato dato ai momenti di riconoscimento dei traguardi raggiunti dagli alunni cui sono stati consegnati attestati di merito scolastico per il 10 e lode, certificazioni Trinity ed affidati in comodato d’uso alcuni strumenti musicali frutto di donazioni. Le esibizioni danzanti e canoro-musicali degli alunni appartenenti ai tre ordini di scuola hanno arricchito di poesia la manifestazione, insieme alla lettera della dirigente Mariangela Croce letta per l’occasione.
Buongiorno a tutti voi!
In mezzo a questa meravigliosa platea ci sono anch’io… anche se fisicamente distante qualche chilometro… ed ho il piacere di rivolgere a tutto il Personale, agli alunni, alle famiglie ed alle istituzioni del territorio un saluto di cuore, augurando a tutti ed a ciascuno un a.s. sereno e ricco di risultati brillanti. L’inizio di un nuovo a.s. offre sempre l’opportunità per riflettere sul ruolo importante della scuola, da sempre per la sua ragion d’essere, palestra di formazione, di crescita culturale, di vita sociale.L’istruzione e l’educazione rappresentano per le nuove generazioni l’investimento più importante per il futuro. Un Paese non cresce se chi lo abita è privo di pensiero divergente, non ha capacità critiche, non è propositivo ed è incapace di pensiero autonomo. Il Sapere, visto nella sua trasversalità, senza parcellizzazioni e gerarchie, costituisce infatti la più alta garanzia di libertà.
È responsabilità degli adulti, quindi, attrezzare ambienti educativi di apprendimento per garantire i principi democratici contenuti nella nostra Costituzione, per evitare che differenze e diversità diventino sinonimo di emarginazione piuttosto che di inclusione, per fare in modo che ciascuno possa eccellere nel campo che più gli è consono.Ralpf Dahrendorf, grande scienziato sociale politicamente impegnato, scomparso qualche anno fa, sosteneva che la principale ragione di istruire e formare i cittadini non fosse il fatto che ciò comporta evidenti vantaggi economici per il Paese, ma il principio che “ogni essere umano, dovunque sia nato e di chiunque sia figlio, deve avere l’opportunità di sviluppare propri talenti”.
È quello che d’altronde recita l’art. 3 della nostra Costituzione: “È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli… che impediscono il pieno sviluppo della persona umana”.
Occorre lavorare insieme in una comunione d’intenti perché si possa pensare al domani come ad un tempo in cui il bene comune prevarrà veramente su quello individuale ed il merito sostituirà definitivamente la schiavitù della raccomandazione.
Ognuno di noi deve crederci, ognuno di noi (per quel che può) deve fare la sua parte… pur se all’inizio si trova a “cantare fuori dal coro”. Docenti, genitori, alunni, Territorio… la scuola diventa ogni giorno più visibile; il rapporto con le famiglie, il Territorio tutto, l’amministrazione comunale si fa sempre più organico, più radicato, più coinvolgente. Significa che l’offerta formativa della Scuola incontra le aspettative delle famiglie e dei bisogni formativi dei bambini che ci affidate; significa che tale offerta va costruita ogni giorno, come i tasselli di un puzzle e che, di tale offerta, tutta la realtà sociale, economica e culturale che ci circonda diviene protagonista.Agli alunni, pertanto, rivolgo un invito ad avere passione per lo studio, affinché ciascuno maturi una cultura della legalità e della solidarietà, nella partecipazione responsabile ed autonoma alla vita sociale.
Alle famiglie, a cui è demandato il delicato compito dell’educazione dei propri figli, chiedo una condivisione piena delle responsabilità educative e di una compartecipazione sempre più costruttiva e fattiva con tutti gli attori coinvolti.
Ai docenti, vera risorsa della nostra scuola, chiedo di respingere la tentazione, oggi sempre più presente, di trasformare il lavoro a scuola in un mero assolvimento di compiti impiegatizi, ritrovando senso e soddisfazione, entusiasmo e passione per la crescita positiva delle giovani generazioni, nell’idea portante di Scuola come istituzione pubblica, luogo di elaborazione dei saperi e di maturazione di valori che siano linfa vitale per una società migliore.
Alla DSGA e a tutto il personale ATA va l’augurio di un sereno a.s. , affinché la loro attività di supporto di collaborazione, necessaria ed indispensabile alla didattica, possa rappresentare una reale opportunità di crescita per tutta la Comunità scolastica.
Auspico che tutte le agenzie del sistema formativo e le istituzioni civili, militari e religiose presenti nel territorio continuino a potenziare, in sinergia e nel dialogo costruttivo, il profilo culturale della Scuola, condizione essenziale per garantire alti livelli di efficacia e di efficienza alla funzione educativa a vantaggio delle nuove generazioni.
Auspico ancora che l’Amministrazione comunale possa impegnarsi maggiormente nella costruzione di un dialogo forte con la Scuola… nell’ottica della costruzione del senso di appartenenza ad una Comunità e di una cittadinanza che sia veramente attiva.
A me stessa auguro di cercare di dare sempre il mio massimo, nel motto che ci contraddistingue tutti: “AD MAIORA, SEMPER!”.
Mi piace chiudere con una frase che il presidente Obama ha pronunciato in uno dei tanti discorsi di apertura dell’a.s. durante il suo mandato: “Ognuno di voi sa far bene qualcosa, ha qualcosa da offrire. Avete la responsabilità di scoprirlo… Ciò che oggi imparate a scuola, domani sarà decisivo per le sfide che ci riserva il futuro”.
Mariangela Croce