Intervista a Paul Libert, bassista e pittore fuori dagli schemi

Paul Libert, in arte Paolo Liberto, bassista delle band Aggrissu e Demo Mode, è una persona che ha dedicato tutta la sua vita alla sua più grande passione, che è la musica.

band (2)Parlando con Paul Libert si ha l’impressione di avere di fronte una persona schiva, però, non appena si tocca l’argomento musica, egli s’infervora e dimostra tutta la sua cultura musicale, acquisita in tutto il tempo da lui dedicato alla sacra musa della musica. Paul dimostra tutto il suo estro quando, nelle esibizioni delle sue band, esprime con destrezza l’amore per il suo basso. Attualmente, infatti, suona il basso in due band: la prima, Aggrissu, con Carmelo Gambino alla chitarra, Salvatore Cipolla alla batteria e fino a poco tempo fa Gianni Cannizzaro vocalist, e la seconda, i Demo Mode, un gruppo musicale electric-pop rock formatosi nel gennaio 2013 e costituito da Bernardo Fratello (Voce), Massimiliano Franchina (Chitarra), Paul Libert (basso) e Alessandro Teri (Batteria e cori). La band prende spunto dal sinthy pop inglese, dalla new wave e dalla dance alternative, ricostruendo un electric-rock dal sound deciso, dalle sfumature psichedeliche.
Gli Aggrissu hanno inciso il loro primo disco chiamato “Fuori da ogni schema”, di cui citiamo alcune frasi:

La vita di ognuno di noi che diamo la vita per la musica. Fuori da ogni schema è chi vive per creare l’arte delle emozioni e le esprime attraverso la musica. Noi vogliamo essere fuori da ogni schema, e voi ?”

Paul, oltre alla passione per la musica, ha anche quella per la pittura: ha creato diversi quadri esponendoli in mostre personali. Debutterà con la sua band Demo Mode sabato 11 Maggio presso il bar Elios di Montevago.

band aggrissuParliamo della tua band Aggrissu, come mai avete deciso di crearla?
“Io e Salvatore Cipolla facevamo parte di altre band, però abbiamo deciso di creare qualcosa di nostro, ed abbiamo capito che la chiave di svolta sarebbe stata lo strumento che mancava, cioè la chitarra elettrica. Con Carmelo Gambino alla chitarra abbiamo iniziato a creare dei brani inediti inizialmente in versione strumentale, perché in quel periodo non avevamo cantante. Dopo 9 mesi in cui già avevamo all’attivo 8-9 brani sentivamo l’esigenza di trovare una voce, ma cercando in giro non l’abbiamo trovata. Così temporaneamente abbiamo fatto cantare Salvatore Cipolla, nel duplice ruolo di batterista e voce, che però è parecchio faticoso. Al termine delle nostre ricerche abbiamo trovato la voce della band in Gianni Cannizzaro, con cui si è instaurato subito il giusto feeling. Abbiamo iniziato con i live e, dopo un anno, abbiamo deciso di ideare il nostro primo album Fuori da ogni schema.”

Quali sono i temi delle vostre canzoni?
“Ogni canzone ha una storia a sé, però vengono accomunate dal fatto che bisogna vivere fuori dagli schemi, altrimenti va a finire che ci ritroviamo come in un gregge dove tutti fanno le stesse cose, invece ognuno deve lasciare il proprio segno e dare quello che ha dentro agli altri.”

band (3)Che genere musicale proponete?
“Il nostro filone è l’alternative rock, è un sottogenere del punk rock emerso negli anni ottanta ma divenuto abbastanza popolare negli anni novanta. Il termine “alternative” venne coniato negli anni ottanta per descrivere quelle band che si ispiravano al punk rock, che facevano parte di etichette indipendenti e non commerciali. Ci contraddistingue anche il fatto che come cover songs, per creare lo spettacolo, proponiamo le canzoni della band Muse, gruppo musicale alternative rock britannico, tant’è che il nostro spettacolo consiste nel suonare i nostri brani inediti e le canzoni dei Muse.”

Cosa mi dici invece dell’altra band con cui collabori, cioè i Demo Mode?
“Questa è invece una cover Band dei Depeche Mode, da cui il nome scelto di Demo Mode. Abbiamo messo su un repertorio e sabato 11 maggio inizieremo con i live.”

Cosa trovi di cambiato ora rispetto ai primi anni in cui hai cominciato a suonare?
“Per me non è cambiato nulla, perché per la musica è un magnete così forte di cui non posso fare a meno: io devo fare musica, che mi dà sempre stimoli forti e con cui mi piace rinnovare la sfida al fine di creare sempre cose nuove, senza mai fossilizzarmi sulle stesse cose. Ho fatto il mio primo concerto il 23 maggio del 1993 e da allora ho cambiato diversi generi musicali, come Hard rock, Metal, Folk.”

Quale sarà il tuo prossimo progetto?
“Il mio obiettivo principale al momento è che con la mia band Aggrissu ed è quello di uscire con il secondo album. Abbiamo già circa quattro brani pronti e altri già in lavorazione. Spero di concludere presto questo lavoro, verso settembre-ottobre.”

Chi compone e scrive i brani?
“Solitamente si fa in sala prove. Uno di noi porta un’idea e poi la si sviluppa insieme. L’idea la può portare chiunque dal batterista, al chitarrista, io stesso, non c’è un compositore specifico che scrive i brani. Partiamo dalla musica e poi da questo scriviamo anche le parole.”

Cosa vorresti dire a chi ama la musica come te?
“A chi ama la musica come me ho poco da dire perché ci capiamo, e sicuramente loro hanno una grandissima attrazione per la musica, una fortissima passione tanto che nulla potrà mai far cambiare loro idea. Di conseguenza posso dire soltanto a chi ha poca passione per la musica di vivere più la musica, in modo tale da vivere anche meglio la vita.”

quadro (3)So anche che dipingi e hai fatto delle mostre personali, vuoi parlarmi anche di questo?
“Per me la pittura non è qualcosa di professionale, ho iniziato quasi giocando, giusto per scaricare lo stress e quello che creavo volevo tenerlo fortemente riservato. Poi una mia amica mi ha stimolato a condividere quello che facevo anche con gli altri, perché lei riteneva che con la pittura io riuscissi a comunicare cose che magari con il dialogo o altri mezzi non si riesce a dire; così ho iniziato a condividere le mie opere con gli altri, e devo dire che mi sono preso delle belle soddisfazioni. Sono riuscito ad esporre anche fuori dalla Sicilia, ho tenuto una mostra personale a Canicattì, ricevendo apprezzamenti anche da parte di altri pittori e ciò per me è motivo di orgoglio.”

Intervista di Mirella Ciliberto

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