Roberto Gallo traccia un bilancio del suo secondo mandato di consigliere alla Provincia regionale di Agrigento. Dal tenore dell’intervista qui pubblicata emerge la sua naturale inclinazione per la politica intesa come impegno ed attenzione verso le problematiche della gente. Roberto Gallo, che è anche segretario provinciale de La Destra, ha interpretato con equilibrio il suo ruolo di consigliere d’opposizione, sia muovendo alcune critiche all’amministrazione D’Orsi, sia portando avanti iniziative concrete in favore delle famiglie, del turismo, dello sviluppo economico e della tutela dell’ambiente.
La Destra, il suo partito di appartenenza, era favorevole alla chiusura delle Province. Siete ancora dello stesso avviso?
«Noi de La Destra eravamo (io tra i primi..) convinti che le Province fossero un costo poco utile per la Comunità. Da allora sono stati effettuati studi, direi definitivi, sul problema dei costi e dei benefici, e si è visto che il risparmio sarebbe risibile, anzi si rischierebbe per anni un aggravio dei costi pubblici. Ciò ha aperto un dibattito ne La Destra, e siamo ad un punto in cui sta prevalendo un ravvedimento di moltissimi sull’argomento».
In che modo le competenze delle Province incidono sulla vita dei cittadini?
«Va detto che le province hanno delle competenze specifiche in alcuni settori particolare della vita sociale. Hanno il compito di promuovere il territorio provinciale per sviluppare il turismo, quindi possibilmente con un vero e proprio programma di marketing territoriale e di concrete iniziative.
Le Province regionali della Sicilia hanno compiti fondamentali sullo sviluppo, che attengono al trasporto interno, essendo responsabili e “titolari” della intera viabilità provinciale. Infine la terza competenza di fondo riguarda la proprietà di tutte le scuole superiori, e quindi la manutenzione, il telefono, la luce ecc.».
In tempi di vacche magre, è degna di nota la proposta da lei portata avanti, insieme ai consiglieri Paci, Lazzano, Picone, di ridurre gli assessori da 12 a 8 per contenere i costi della politica. Ci sono altri modi per ridurre gli sperperi?
«Mi sento di dirvi, francamente, che si possono fare tagli, ridurre sprechi, rendere più efficace il lavoro del Consiglio. Quest’ultimo in particolare necessita (mi riferisco a tutti i Consigli Provinciali d’Italia..) di regole più rigorose, che impongano degli standards elevati nelle riunioni di Consiglio e di Commissioni. Si potrebbe evitare che molti Consiglieri vengano a percepire il gettone di presenza anche con pochi minuti di presenza, e peggio, che usufruiscano facilmente dell’intera giornata libera i pubblici dipendenti. Evitare che il presidente della Provincia cambi assessori ogni quattro mesi, con l’inevitabile risultato di vanificare il ruolo, elargire stipendi a vuoto …. Migliorare i regolamenti sugli appalti di servizi ed altro, magari realizzando maggior chiarezza al problema degli affidamenti diretti. E questi sono solo degli esempi che incidono non poco…».
Ci parli dei disegni di legge di iniziativa popolare, da lei recentemente presentati nel corso di una conferenza stampa.
«Il partito de La Destra sta completando una petizione popolare per 10000 firme in Sicilia, finalizzate a due disegni di Legge d’Iniziativa Popolare alla Regione Sicilia. Il primo rigurada l’istituzione del “Mutuo Sociale”, in parole povere lo IACP metterebbe in vendita, su tutto il territorio siciliano, il notevole patrimonio immobiliare inutilizzato (magazzini , terreni, ecc..) per poi investire il tutto in “Piani di Fabbricazione” di case per giovani coppie che voglion metter su famiglia, che avrebbero difficoltà con le banche. I vantaggi riguardano l’accesso al credito per acquisire la proprietà di un appartamento, il pagamento rateale ad interessi minimi legali, il reddito della coppia potrebbe essere intaccato max al 20%, ed infine il fatto che la coppia resterebbe titolare anche in caso di perdita del lavoro ed il pagamento riprenderebbe alla ripresa del lavoro.
La seconda proposta riguarda la cancellazione dell’Ato rifiuti, il ritorno al servizio pubblico dei comuni (ed in piccola parte anche delle province). In poco tempo si metterebbe fine al “magna magna” e si ridurrebero i costi delle bollette!!! ».
Un giudizio sull’attuale amministrazione provinciale.
«L’attuale amm/ne prov.le ha parecchie colpe, la principale quella di aver mortificato il senso del libero voto degli agrigentini che allora premiò il PDL insieme al centrodestra. Bene adesso c’è stato un vero ribaltone che ha messo all’opposizione il PDL, il PID e noi de La Destra. E peggio ancora c’è il partito perdente, il PD, che invece governa assieme all’MPA di D’Orsi e di Lombardo. Altra negatività, la complessiva scarsa attività amm/va dell’Ente dovuta ai continui cambiamenti di assessori, dovuta al rallentamento provocato da alcune inchieste giudiziare (che spero verranno chiarite in positivo per l’amm/ne ..) che hanno investito il presidente e molti dirigenti. Altra criticità l’Università ad Agrigento che va indietro dal punto di vista dell’offerta formativa e dell’organizzazione. Ciò è ancora più grave perché paradossalmente c’è incremento d’iscrizioni!! Fino, a mio avviso, al rischio di chiusura nei prossimi anni».
Le cose positive, invece? «Di buono il governo D’Orsi ha tagliato enti inutili, alcuni veri carrozzoni, fino ad azzerare la maggior parte dei debiti. Noi de La Destra e l’intero Consiglio Prov.le abbiamo approvato i provvedimenti di D’Orsi in questa direzione, agevolando il risanamento economico della Provincia di Agrigento. Anche l’idea dell’aeroporto era ottima, ma mi pare che il progetto rischia di morire ….
Mi spiace dire che l’esperienza D’Orsi ha lasciato molto a desiderare. Intendiamoci, non è che in passato si brillava, perché con molti più soldi si faceva una politica più allegra che accontentava più parti politiche all’insegna di un clientelismo diffuso, senza costruire nulla per il futuro difficile che adesso è in corso. Questo lo dico per amor di lealtà verso tutti, ed in onore ai nostri Valori».
Come ha interpretato finora il suo mandato di consigliere provinciale?
«Per quanto mi riguarda, ho assicurato una presenza quotidiana e costante; in questi 4 anni credo di aver realizzato una discreta attività ispettiva, ma mi sono anche fatto carico di proposte piccole e grandi, che in qualche caso sono diventate provvedimenti concreti, ora in favore del turismo e dello sviluppo economico, poi verso la tutela dell’ambiente. La Destra è destra sociale e popolare, si muove nella direzione di garantire più ordine e legalità, e maggior giustizia sociale e tutela per le nostre Genti vessate da una crisi senza precedenti.
Potrei dirvi di tantissime iniziative, ma mi limito a queste “poche” cose riassuntive di ciò che ho ritenuto giusto fare per la Comunità Agrigentina».
Di seguito il percorso politico di Roberto Gallo:
La mia attività politica comincia quando negli anni ’70 mi iscrissi e militavo nel Fronte della Gioventù e quindi nel Movimento Sociale Italiano di Giorgio Almirante. Poi divenni segretario cittadino di Agrigento sia del gruppo giovanile che del Fronte Universitario di Azione Nazionale (Fuan). Successivamente dopo la trasformazione da MSI in Alleanza Nazionale ero segretario cittadino del partito che era cresciuto notevolmente. Mi candidai alle elezioni provinciali del 1994 e venni eletto Consigliere Provinciale. Dal 2005 al 2007 sono stato nominato Assessore al Turismo nel Comune di Agrigento. Quindi nell’estate del 2007 assieme ad altri lasciammo AN per aderire a La Destra di Francesco Storace, ritenendo che il Valore della coerenza, per noi Uomini della Tradizione, fosse ed è principio fondamentale. Infine nel 2008 abbiamo presentato la lista La Destra/Fiamma Tricolore e sono stato rieletto Consigliere Provinciale. Inoltre rivesto il ruolo di segretario provinciale de La Destra, essendo stato eletto 2 volte all’unanimità degli iscritti al nostro movimento.
Roberto Gallo
Grazie Roberto per cio che fai. Sei il paladino di una minoranza che per valori e dignità meriterebbe una maggior condivisione.
Riccardo fiamma 61