Istituzioni regionali e Sindaci uniti per ottenere da Roma proroga lavoratori precari

Si è svolto ieri a Palermo presso gli Uffici di Presidenza dell’Assemblea regionale siciliana un incontro operativo per definire un approccio concreto alla questione dei lavoratori precari degli Enti locali, delle Aziende sanitarie e della Regione. Erano presenti l’europarlamentare Salvatore Iacolino (PPE/PDL), promotore dell’incontro, il Presidente dell’Ars, Francesco Cascio, l’Assessore regionale al Lavoro, Giuseppe Spampinato, il Dirigente Generale del Dipartimento Lavoro della Regione siciliana, Anna Rosa Corsello, ed una folta delegazione di sindaci ed amministratori di enti locali.

I sindaci – provenienti da più province – hanno dato mandato al Presidente dell’Ars Cascio e all’Assessore regionale Spampinato di incontrare il Governo nazionale, nel più breve tempo possibile, sottoponendo il piano organico regionale per la conseguente approvazione della proroga dei 22.700 lavoratori (contrattisti e provenienti dal bacino Asu) in servizio negli Enti locali, Sanità  e Amministrazione regionale, con effetto 1 gennaio 2013 e la contestuale necessaria deroga al Patto di Stabilità.

“L’incontro – afferma Iacolino – è servito ad elaborare un progetto, comune a tutte le forze politiche presenti con i sindaci intervenuti, perché ai vari livelli parlamentari vi possa essere una spinta unitaria che garantisca la continuità delle indispensabili prestazioni rese dai predetti lavoratori.

Siamo certi – continua Iacolino – che la Giunta regionale possa prendere in considerazione, già domani, l’esigenza di individuare le risorse, pari a circa 16 milioni di euro, per dare continuità ai predetti lavoratori sin dal primo novembre 2012, colmando l’attuale carenza di copertura finanziaria anche per l’anno in corso.

E’ stato, infine, ribadito dai sindaci e dai parlamentari “che la priorità politica del prossimo Governo regionale e dell’ARS dovrà essere la graduale stabilizzazione dei lavoratori (contrattisti e quelli provenienti dal bacino ASU) per impedire a chi ha già un lavoro di perderlo assicurando la continuità di servizi essenziali ed inderogabili negli enti dove sono impiegati.

“Sono convinto – conclude Iacolino – che siamo sulla buona strada. Un percorso istituzionale è stato tracciato con il concorso responsabile delle Istituzioni intervenute. Resto aperto a progetti di fuoriuscita dal precariato – presentati dalla Regione – che potrebbero essere co-finanziati dall’UE”.

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