La commedia “Adda passà ‘a nuttata” vista dagli occhi del regista Stefano Palminteri

commediaE’ stata rappresentata ieri sera al teatro Aldo Nicolaj di Calamonaci l’ultima commedia della stagione “Adda passà ‘a nuttata” in due atti di Stefano Palminteri, riadattamento dall’originale “Napoli Milionaria” in tre atti di Eduardo De Filippo.
Siamo rimasti davvero entusiasti della rassegna annuale “premio Giovanni Raffiti” curata da Enzo Raffiti, abbiamo così deciso di affidare il commento sulla eccellente commedia andata in scena ieri alle parole del stesso regista Stefano Palminteri, il quale ha spiegato di avere adattato la commedia, chiamandola “Adda passà a nuttata”, riferendosi all’ultima battuta del personaggio di Gennaro recitata proprio alla fine.

IMG_20140219_183030“Ho anche aggiunto – spiega Palmiteri – alcuni dettagli che servono a colorire la trama; c’è un passaggio, ad esempio, che serve a trasmettere l’ansia sulla scena al sentire un allarme di bombardamento: questo trambusto di gente che va verso il ricovero, oppure la battuta ad effetto che spezzi un po’ un momento serio della discussione.“
“La cosa saliente di questa commedia – dice un riflessivo Stefano Palminteri – è che, anche se è ambientata durante la seconda guerra mondiale, si possa ritenere attuale, infatti come dice Gennaro “la guerra unna finutu”. Gennaro descrive la guerra con la fila al mercato nero con gente che fa qualsiasi cosa per sbarcare il lunario e sopravvivere, d’altronde quanta gente c’è al giorno d’oggi che fa qualsiasi cosa pur di portate un pezzo di pane a casa?”

“E’ bella la vicenda di una famiglia in cui le redini le tiene la moglie, non rendendosi conto che sta perdendo i figli e il calore familiare: lavora a tal punto da non rendersi conto che la figlia si perde e il figlio diventa ladro.”

adda passaE’ una storia ben intrecciata, ben fatta dove ogni personaggio può con diritto simboleggiare qualcosa a noi vicino, come Ciappa, il brigadiere, che simboleggia lo Stato o mamma Amalia che può simboleggiare il modello di madre.
Anche gli effetti audio sono molto significativi: vi sono le canzoni di propaganda al partito di Benito Mussolini, delle notizie di radio Londra che metteva dei messaggi in codice con riferimento alla situazione mondiale di allora.
“Come in “Sapiti com’è”, la commedia dello scorso anno, abbiamo deciso di alternare dei momenti di drammaticità con dei momenti di comicità. Ogni parola delle battute di questa commedia è da meditare – conclude Stefano Palminteri – perché ha un significato ben preciso. Desidero ringraziare gli attori perché hanno saputo mettersi in gioco con molto sacrificio e questo alla fine paga sempre.”

Questi gli interpreti di “Adda passà ‘a nuttata” dell’Associazione Teatrale CalamonacinScena: Enzo Raffiti (Gennaro Jovine), Rossana Lauro (Amalia), Anna Dimora (Maria Rosaria), Tommaso Puesi (Amedeo), Paolo Caruana (Enrico “Settibddrizzi”), Calogero Riggi (Peppi “u criccu”), Giuseppe Cipolla (ragioniere Riccardo Spasiano), Giuseppe Lauro (“U mezzu parrinu”), Giuseppe Criscenti (brigadiere Ciappa), Francesca Gallo (Adelaide Schiano), Marilena Pipia (Assunta), Enza Rizzo (Donna Pippineddra), Maria Teresa Guarisco (Teresa), Florinda Baiamonte ( Margherita), Filippo Cardillo (il dottore).

Mirella Ciliberto

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