La ditta autolinee Gallo continua a creare scontenti. Questa volta entra nel vivo della discussione l’aumento del costo del biglietto che, per la tratta Sciacca – Palermo, lievita da 7,90 a 8,20 euro: quindi 30 centesimi in più per il viaggio di solo andata, 40 centesimi per il viaggio di andata e ritorno.
Oltre alle già acclarate problematiche dei mezzi della ditta Gallo, che già in passato, in alcuni casi, ha creato disagi per mancanza di posti e ritardi, si aggiunge adesso anche l’aumento del costo del biglietto.
La ditta Autolinee Gallo sarebbe peraltro la sola a detenere il ‘monopolio’ dei viaggi, perché unica linea di trasporto che offre il servizio per Palermo ai pendolari di molti paesi dell’agrigentino.
Già nei giorni scorsi la ditta Gallo era stata al centro dell’attenzione mediatica dopo che una studentessa aveva bloccato per un’ora il pullman della tratta Palermo- Sciacca perché, dopo aver pagato regolarmente il biglietto, non aveva trovato posto a sedere, rimanendo quindi ‘a terra’. Durante l’accesso dibattito erano anche intervenuti i carabinieri.
Ma dopo la notizia dell’ulteriore aumento del costo del biglietto, si scatena il popolo di facebook che, sul social, crea il gruppo aperto “Basta alla Ditta Gallo” al quale hanno aderito più di 150 membri.
“Perchè la ditta Gallo detiene una sorta di monopolio su questa corsia? Perché non possiamo usufruire di una scelta alternativa, con prezzi altrettanto competitivi? – scrive nel blog de “La Nuova Primavera” il vicepresidente Giuseppe Catanzaro, nel post sul gruppo in questione -Perché non vige la regola del libero mercato come in tantissimi altri settori?
Chiamare in causa il termine “Monopolio” in questo caso non sarebbe un’esagerazione considerando che, o si usufruisce del loro servizio, sottostando a criticabili aumenti del costo del biglietto, oppure non esiste alternativa. In virtù di questa situazione critica – continua Giuseppe Catanzaro – la questione Trasporti ditta Autolinee Gallo, andrebbe affrontata nell’immediato, affinché si arrivi ad un equilibrio tra costo del trasporto e qualità dei servizi offerti;. Equilibrio che in questo momento sembra essere alquanto precario”.
Margherita Ingoglia