Lettera al Ministro della difesa: “perché no funerali di Stato ai tre caduti in Afghanistan?”

Palermo –  “Come mai a questi nostri giovani non si è reso l’onore dovuto con funerali di Stato? Si può trovare una qualche differenza tra i colleghi caduti per mano dei terroristi talebani in scontri a fuoco e il loro massimo sacrificio accaduto per motivi accidentali?”. E’ uno stralcio di una lettera aperta inviata da Mario Sacco, consigliere del Comune di Termini Imerese, nel Palermitano, e indirizzata al ministro della Difesa, Giampaolo Di Paola, in relazione alla scomparsa dei tre giovani caduti in Afghanistan lunedì scorso, Francesco Currò, Luca Valente e Francesco Messineo, quest’ultimo proprio di Termini Imerese. Un ragazzo per bene appartenente, come lo scrivente, alla Comunità termitana.
“Può un regolamento militare,una direttiva ministeriale o altro ancora (a cui sicuramente le Autorità Militari preposte a questi tristi adempimenti protocollari hanno corrisposto) impedire un atto dovuto per chi indossa con orgoglio e onore una uniforme che rappresenta il nostro Paese?”, si legge ancora nella missiva.

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