È sotto gli occhi di tutti il disinteresse, l’apatia, il non porsi il problema della battaglia , oramai quarantennale sull’aeroporto di agrigentino. Nessuno degli esponenti politici, venuti ad Agrigento a “raccattare” i voti per i loro candidati, ha sollevato la “questione aeroporto”
Possiamo dedurne che l’infrastruttura, pur trovando largo consenso ed interesse nella società civile agrigentina, non ha trovato lo stesso riscontro nella classe politica nazionale e regionale.
La realizzazione dello scalo aeroportuale rappresenterebbe un fattore decisivo di sviluppo economico e sociale di questa provincia. Il costante sviluppo del traffico aereo di questi ultimi anni e la rilevante crescita attesa per i prossimi, impongono una grande attenzione verso la realizzazione dell’importante infrastruttura; un tema prioritario che avrebbe dovuto collocarsi all’interno di un dibattito più ampio riaccendendo i riflettori della politica su un argomento di fondamentale importanza per lo sviluppo del territorio agrigentino.
L’assordante silenzio dimostra, ancora una volta, la scarsa considerazione della politica verso la gente di questa provincia, ritenuta dai nostri politici merce di scambio e bacino elettorale: terra di conquista! Ribadisco, nessuno ha avuto il coraggio morale e civile di parlare dell’aeroporto, unico progetto realizzabile in grado di creare economia e posti di lavoro.
Chi governa ad Agrigento ed in Sicilia? Certamente non la politica! O forse una politica sottomessa agli interessi economici dei potenti che privilegiano le “oasi” palermitane e catanesi, passando dall’ “affare” Comiso.
Se queste semplici considerazioni dovessero corrispondere alla verità, qual è la speranza per un futuro migliore in questo territorio per i nostri figli? Crediamo utile ed indispensabile una ribellione mentale. Come dice il nostro Arcivescovo: “Cerchiamo di mettere sottosopra il mondo per cercare di dare una risposta ai nostri interrogativi”.
Ci vuole coraggio e determinazione. Onesta e lealtà.
In una provincia che annovera tra i suoi figli ex Ministri ed esponenti politici che hanno ricoperto negli anni importanti incarichi governativi e di partito, non è giustificabile questa atavico freno allo sviluppo sociale, economico e culturale.
In questa comunità agrigentina v
Fonte: Grandangoloagrigento.it
ivono tante famiglie con un forte disagio economico prodotto da un alto indice di disoccupazione. Gli effetti negativi della crisi economica rischiano di svuotare le coscienze civili rendendo gli uomini incapaci di ribellarsi alle prepotenze dei poteri forti che considerano la gente terreno fertile del ricatto morale e dell’assottigliamento piscologico.
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