L’ex Sindaco Pace: Razza mantenga gli impegni assunti con il territorio

Riceviamo e pubblichiamo la nota dell’ex sindaco Carmelo Pace.

Le istituzioni locali sono giustamente preoccupate per un possibile smantellamento dei reparti attualmente in funzione nel Fratelli Parlapiano in favore dell’ospedale di Sciacca.

Non credo questo possa realmente avvenire, poiché Razza pochi mesi fa ha assunto degli impegni solenni con tutti i sindaci del territorio. Sono fiducioso!

Ripercorriamo le ultime tappe, saltando a pie’ pari la triste vicenda che riguardava la chiusura del pronto soccorso e quindi dell’ospedale al 31 dicembre dell’anno scorso. La scorsa primavera, nel bel mezzo della pandemia e in piena emergenza sanitaria, l’assessore Razza convocò una riunione d’urgenza e comunicò in videoconferenza a tutti gli intervenuti tra cui il Prefetto di Agrigento dott Caputo, l’onorevole La Rocca presidente commissione Sanità,i Sindaci di Agrigento, Canicattì, Licata, Ribera, Sciacca, sedi di presidi ospedalieri e in presenza del Commissario dott Firenze nonché dei vertici dell’asp, Mazzara e Mancuso, che con provvedimento dell’assessore alla salute la regione aveva deciso di identificare come ospedali COVID quelli di Agrigento e Sciacca. In tutta onestà , tutti i presenti ,nell’intento di superare un’emergenza sanitaria senza precedenti, accolsero la notifica dell’assessore Razza senza alcuna opposizione. Io sono stato testimone!!!! Purtroppo però pochi giorni dopo nelle realtà cittadine identificati come ospedali Covid (Agrigento e Sciacca) cominciarono i primi mugugni , le prime polemiche e le prime proteste. Diciamocelo chiaramente, nonostante le nobili e pubbliche dichiarazioni di tutti gli attori della politica e della politica sanitaria Agrigentina, nessuno voleva e nessuno vorrebbe fare del proprio ospedale sede di pazienti infettati, la verità va detta. Iniziarono infatti dapprima alcuni medici luminari, poi associazioni e personaggi politici di rilievo delle due città coinvolte a sciorinare le motivazioni scientifiche più o meno valide per spingere Razza ad un passo indietro e indicare nell’ospedale di Ribera come UNICO centro COVID della provincia. E così fu!!! Viste le insistenti ma ancora ufficiose voci di un’inversione di tendenza dell’assessore Razza ,circa la decisione precedentemente assunta e comunicata,con mia firma ma in nome e per conto dei sindaci afferenti il bacino di riferimento dell’ospedale di Ribera, chiesi alla presidente La Rocca e all’assessore Razza un’immediata audizione. Audizione che avvenne il 17 giugno u s in videoconferenza. In quella sede l’assessore Razza ci confermò ciò che le voci di corridoio insistentemente dicevano, l’assessorato aveva cambiato idea e quindi ci comunicò che l’ospedale di Ribera insieme a quello di Caltanissetta diventavano gli unici Centri Covid per tutta una fetta di Sicilia. Al Fratelli Parlapiano sarebbero immediatamente dovuti essere attivati 10 posti letto di terapia intensiva, 10 di sub intensiva, 40 posti letto COVID ordinari e in più il reparto di malattie infettive. Su mia esplicita richiesta circa la compatibilità dei reparti COVID con tutti gli attuali reparti attivi nel nostro ospedale, Razza notificò a tutti i sindaci presenti e alla presidente La Rocca e a tutta la commissione sanità, l’assoluta e certa compatibilità con tutti i reparti esistenti,Maugeri in primis . Anzi rilanciò dicendo che il nostro nosocomio sarebbe stato potenziato con ulteriori reparti e servizi. Io sono stato testimone !!!! Bene, oggi nessuno vuole e nessuno può fare i capricci, il centro COVID è purtroppo un’esigenza ,seppur temporanea. L’assessore Razza però dev’essere lapalissiano e consequenziale e chiarire subito quanto segue: L’ospedale di Ribera con la trasformazione a centro COVID continuerà ad avere i reparti attualmente in funzione: pronto soccorso ,Riabilitazione Neurologica,chirurgia, medicina etc? In caso contrario quale sarà la mission dell’ospedale quando la pandemia segnerà la sua fine? (Perché come tutte le pandemie avrà una fine) Perché da giugno ad oggi non è stato fatto nulla per l’adeguamento del nostro ospedale alle nuove esigenze con l’attivazione dei posti di terapia intensiva, sub intensiva etc ed oggi ci ritroviamo nuovamente in un’affannosa corsa contro il tempo? Soltanto queste tre facili domande. Punto Sono fiducioso. L’assessore Razza è una persona seria, manterrà gli impegni. Non può essere diversamente.

Carmelo Pace

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