L’on. Maria Iacono interviene sul fenomeno del femminicidio

L’on. Maria Iacono è intervenuta, con una lettera, sul fenomeno del femminicidio ed ha comunicato di avere aderito alla proposta di legge che ratifica la convenzione di Istanbul.

Il femminicidio e la violenza sulle donne in qualsiasi forma si manifestino rappresentano una vergogna intollerabile. Dare una risposta immediata alla violenza contro le donne deve rappresentare una priorità per il Parlamento.
La politica soprattutto nelle sedi legislative deve dimostrare di voler combattere con tutte le energie possibili un fenomeno così drammatico e perverso.
Bisogna affrontare questa drammatica questione con un nuovo impianto normativo ed anche attraverso una battaglia culturale.
Il fenomeno, infatti, non può essere circoscritto solo nella sfera della criminalità, la violenza sulle donne è un tema politico culturale, rappresenta una questione democratica ed attiene alla sfera dei diritti e del rispetto civile.

Nella giornata di ieri ho voluto dare il mio contributo alla battaglia contro la violenza sulle donne che spesso è violenza intra familiare ed ho firmato la proposta di legge perché l’Italia ratifichi immediatamente la convenzione di Istanbul, sulla prevenzione e la lotta alla violenza nei confronti delle donne, che sbloccherebbe automaticamente i fondi “no more” finalizzati ad interventi per la formazione del personale e la creazione di una banca dati in grado di valutare l’entità del fenomeno e predisporre le necessarie misure di contrasto.

L’uccisione della donna non è frutto di un raptus, ma invece rappresenta il culmine di una serie di violenze di carattere fisico, psicologico o economico.
Appare dunque urgente, una legge organica che metta al centro, oltre ad azioni penali, interventi di prevenzione dal punto di vista sociale e culturale, attraverso investimenti sui centri donna, sui centri antiviolenza, sulla prevenzione in generale.
In questo senso, giudico positivamente le proposte avanzate in queste ore dal ministro Cancellieri, e dal Ministro Idem, che vanno nella direzione, da un lato d’intensificare controlli e prevenzione e dall’altro prevedono investimenti finalizzati alla creazione ed al consolidamento di una rete di centri antiviolenza in grado di offrire supporto di ogni genere.

Pur essendo un fenomeno internazionale, in Italia la violenza sulle donne raggiunge livelli di diffusione altissimi, le cifre sono agghiaccianti, troppe donne e ragazze sono morte, centoventisette nel 2012, venticinque dall’inizio dell’anno, e purtroppo tale fenomeno riguarda sia il nord che il sud del territorio Nazionale.

Maria Iacono

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