L’Onda Pride sbarca a Palermo

Fonte: livesicilia, foto di  Sefy Aiello
Fonte: livesicilia, foto di Sefy Aiello

L’Onda Pride, manifestazione a difesa dei diritti LGBT (diritti per le persone lesbiche, gay, omosessuali o transgender), anche quest’anno arriva a Palermo. Questo appuntamento, che si ripete per la sesta volta, ha preso sempre più piede, coinvolgendo tutti gli strati sociali della città, nonché le istituzioni. La manifestazione avrà il suo culmine il 27 giugno, in ricordo della notte del 27 giugno 1969, quando i moti di Stonewall, rappresentati da persone omosessuali, irruppero nello spazio pubblico. Molti sono i Paesi al mondo che hanno emanato leggi a tutela diritti di queste persone, ma la strada è ancora lunga, poiché, di contro, molte sono ancora le nazioni che prevedono pene pesanti, quali la pena capitale o restrizioni delle libertà di espressione o di associazione (ad esempio l’Arabia Saudita e la Russia). Una tematica che in Italia risulta essere un vero problema da risolvere, senza però arrivare a nessun risultato utile.

Nel contesto italiano non vi è nessuna legge che riconosca i diritti omosessuali: fino ad oggi, nonostante anni di dibattiti, il nostro resta uno dei pochi Paesi in Europa in cui non sono riconosciute neppure le convivenze. L’Arcigay ha organizzato quest’anno 15 cortei, in 15 città diverse, con l’obiettivo di sensibilizzare la società, stimolando una cultura che valorizzi le differenze, le relazioni, lo scambio e il confronto.
Nel capoluogo siciliano gli eventi organizzati sono molteplici, già attivi in questi giorni, i quali culmineranno con la parata che si svolgerà il 27 giugno, da piazza Marina, e che terminerà presso piazza Verdi. Al fine di arrivare ai cuori dei siciliani, sono state previste due settimane intense, in cui si parlerà, si discuterà, attraverso l’attivazione di molti workshop, laboratori, incontri, dibattiti e assemblee cittadine.
A tal proposito, sono stati molti i luoghi che hanno aperto le porte al fenomeno Pride 2015, dai Circoli Arci ai Cantieri culturali della Zisa, ai teatri. Basti ricordare la messa in scena dell’opera teatrale “Adulto”, dedicata a Pier Paolo Pasolini, nei giorni 23 e 24 giugno presso il teatro Libero di Palermo.
Scelta intelligente risulta essere la città di Palermo, luogo in cui si formò il primo nucleo ARCI gay in Italia nel 1980, subito dopo l’evento di Giarre, cittadina del catanese, in cui furono trovati uccisi con un proiettile due giovani omosessuali, Giorgio Agatino Giammona e Antonio Galatola.

Si prevede una grande affluenza alla parata finale, a dimostrazione di come sempre più che la società, nonostante la resistenza, sia ben disposta al cambiamento.
Ciò che si richiede, attestabile dal “Documento Politico 2015”, è “il superamento della precarietà del lavoro, la tutela dei legami affettivi, il riconoscimento delle identità e delle differenze, la libertà di espressione, la laicità, l’autodeterminazione e la possibilità di creare diversi modelli familiari, differenti da quelli tradizionali”. In tal senso, il Pride si pone a difesa anche di tutti coloro i quali vengono emarginati dalla società attuale, quali immigrati, disabili, lavoratori precari e tutti coloro che vivono nelle periferie cittadine.

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Mariacarmela Misuraca. Laureata in Studi Filosofici e storici. Iscritta al primo anno di Scienze filosofiche.

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